Alla vigilia del primo suono della campanella che riporterà in classe gli studenti a partire da lunedì, per l'anno scolastico 2025-2026, si delinea meglio la situazione del liceo statale Gobetti di Sampierdarena che inizierà dovendo fare a meno di uno dei suoi tre plessi storici, quello di via Spataro, inutilizzabile per una serie di problemi di agibilità, adeguamento strutturale ma anche di collocazione e rifacimento del tetto. Decisione che ha reso improrogabile il trasferimento di circa 400 studenti della succursale che inizieranno le lezioni quest'anno divisi, tra via Giotto a Sestri, Mignanego in Val Polcevera, dove saranno ospitate 4-5 classi, e le due sedi di Villa Spinola San Pietro e di largo Gozzano. Una situazione nota da almeno un mese, quando è emerso il risultato delle verifiche strutturali - avviate a marzo con un incarico supplettivo - nell'ambito delle campagne periodiche di monitoraggio. Che hanno fotografato una situazione complessa di lavori necessari all'edificio, del tutto risolvibili ma non effettuabili con gli studenti all'interno.
Interventi di restyling che non riguardano solo il Gobetti, ma diversi altri istituti scolastici genovesi. Ma che sulla sede del Gobetti richiedevano un intervento più ampio.
"Misure che - spiega il vicesindaco della Città metropolitana di Genova, Simone Franceschi -ci obbligavano a non usare la struttura, con un investimento ingente. Abbiamo optato quindi per un percorso intanto di allontanamento degli studenti; una parte di loro è stata ricollocata in via Giotto, in altre aree di Città metropolitana, 5 classi invece sono state spostate riuscendo anche a raccogliere intorno al plesso di Mignanego una parte di popolazione scolastica e di personale della zona, quindi con un riavvicinamento per chi vive nella vallata".
Da qui in avanti partirà intanto un percorso per risolvere il problema degli spazi, superando l'utilizzo di un edificio che per i criteri odierni risulta inadatto alle attività scolastiche. "Cercheremo di individuare ulteriori spazi con una tempistica differente - spiega Franceschi - per garantire una ricomposizione tra via Giotto e la sede di Sampierdarena. E' una soluzione temporanea per quest'anno. Contiamo entro l'inizio del prossimo anno scolastico di aver definito la ricomposizione degli spazi su Sampierdarena, aprendo una riflessione anche su Mignanego che può diventare una succursale decentrata, con l'obiettivo anche di crescita per un bacino importante di studenti e personale".






