Politica - 16 settembre 2025, 11:27

SuperlaValle, non solo pista ciclabile: “Opera di rigenerazione urbana, sarà conclusa entro fine anno”

L’assessore Robotti rassicura sui lavori per la realizzazione del percorso ciclopedonale in Valpolcevera: “Disagi inevitabili, ma una volta terminati avremo un miglioramento dell’accessibilità e l’eliminazione di barriere architettoniche presenti da decenni”

La pista ciclabile della Valpolcevera, battezzata SuperlaValle, è tornata al centro del dibattito in consiglio comunale. Dopo la commissione del 4 settembre, in cui grazie alla collaborazione tra municipio, assessorato alla Mobilità e direzione lavori erano state confermate alcune modifiche per ridurre i disagi di automobilisti e residenti, la questione è stata nuovamente sollevata dai consiglieri comunali Enrico Vassallo e Fabio Gregorio, che hanno chiesto ulteriori rassicurazioni all’assessore Emilio Robotti.

Come avevamo già detto in commissione - ha spiegato Robotti - si tratta di un progetto PNRR da quasi 2 milioni di euro, elaborato dagli architetti Montieri e Macchi, già autori delle ciclabili di corso Italia e della Val Bisagno. L’intervento è interamente finanziato con fondi del programma europeo Next Generation EU, che impongono rigidi obblighi di rendicontazione e di collaudo. Un’eventuale non collaudabilità, per difformità, avrebbe conseguenze gravissime anche sul bilancio comunale. Non si tratta soltanto di una ciclovia, ma di un progetto di rigenerazione urbana: ampliamento dei marciapiedi, realizzazione di aiuole e nuove alberature, creazione di zone d’ombra per migliorare il benessere dei cittadini, mitigazione dell’effetto isola di calore e sostegno alla biodiversità. In passato, alcuni tratti oggi interessati dai lavori erano usati solo come area di sosta per mezzi pesanti: i marciapiedi erano strettissimi, mancava l’illuminazione e persino la ringhiera sul fiume non era a norma. Una situazione di degrado che si sta superando anche con la revisione della raccolta delle acque stradali”.

L’assessore ha riconosciuto i disagi dovuti al cantiere: “Come in tutti i lavori, ci sono stati e ci saranno problemi di traffico fino alla conclusione, ma una volta terminati avremo un miglioramento dell’accessibilità e l’eliminazione di barriere architettoniche presenti da decenni”.

Dalla consultazione con comitati, consiglieri regionali, giunta municipale, presidente Versace e sindaci della vallata, sono scaturite alcune modifiche compatibili con le prescrizioni del RUP. Tra queste, la sostituzione della ringhiera metallica lungo il Polcevera, per una spesa di 270 mila euro più IVA, che è già stata completata. Inoltre, nel tratto tra via Perlasca e la rotatoria di via Polonio, è stato previsto l’ampliamento delle corsie fino a 50 metri prima della rotatoria, mantenendo comunque la quantità di verde stabilita dal progetto: un intervento che risulta al momento parzialmente eseguito. Un’ulteriore modifica riguarda l’incrocio tra via Romairone e via San Biagio, dove è stata concordata una nuova immissione diretta e la creazione di due corsie affiancate, lavori oggi in fase di esecuzione. Infine, sulla direttrice monte - mare via Polonio, tra ponte Divisione Acqui e salita inferiore di Murta, si è deciso di eliminare la sosta sul lato destro per ricavare due corsie veicolari, scelta resa possibile dal fatto che quei parcheggi risultavano praticamente inutilizzati: un intervento già portato a termine.

Il cronoprogramma rimane quello stabilito dall’impresa esecutrice ed è monitorato dal RUP. “Le ulteriori varianti che non incidano su aspetti sostanziali - ha aggiunto Robotti - come la metratura della ciclovia, il verde urbano o lo sviluppo del percorso, potranno essere valutate dall’assessorato insieme al municipio, alla polizia municipale e alle direzioni competenti. Per tutto il resto bisogna attendere la completa realizzazione dell’opera, prevista per il 31 dicembre, e il collaudo finale. Solo così saremo certi della copertura finanziaria totale. Interventi aggiuntivi non compatibili con l’attuale progetto potranno essere considerati in seguito, con risorse future. Ricordo che su una delle modifiche richieste il Municipio si era detto disponibile a contribuire, ma non per l’anno in corso: se le risorse non verranno trovate subito, sarà necessario rinviare l’intervento al prossimo anno”.

"Ringrazio l’assessorato alla Mobilità per l’attenzione che sta dedicando alla ciclovia SuperlaValle e per il dialogo avviato con il Municipio e i cittadini - commenta il consigliere Enrico Vassallo -. Resta però la preoccupazione per una delle modifiche più sentite, quella del ridisegno delle aiuole in via Polonio, fortemente voluta dai residenti, che al momento non sembra trovare spazio nelle varianti al progetto. La Valpolcevera è un territorio già gravato da logistica e traffico pesante: quest’opera, frutto delle scelte della precedente amministrazione, non ha considerato fino in fondo le criticità del territorio. Per questo credo sia fondamentale mantenere un confronto costante con il Municipio V e con il suo presidente Michele Versace, con un approccio pratico e condiviso, e avere il coraggio delle scelte politiche necessarie per conciliare rigenerazione urbana, verde e viabilità reale. A differenza delle scelte del passato, che abbiamo criticato con forza perché la ciclabile non è mai stata davvero spiegata e integrata con il territorio, oggi serve un cambio di passo: ascoltare la valle e renderla protagonista di un progetto utile e sostenibile".

"Quando ci siamo proposti ai cittadini lo abbiamo fatto come un’alternativa a un metodo che troppo spesso, in passato, ha visto calare dall’alto progetti senza un reale confronto con il territorio - spiega il consigliere Fabio Gregorio -. Il progetto della pista ciclabile in Val Polcevera, avviato dalla precedente maggioranza, è un esempio concreto di questo approccio. Da tempo il territorio chiede un confronto su quest’opera, la cui importanza non è in discussione, ma che non può essere realizzata senza considerare l’equilibrio tra le diverse componenti che incidono sullo stesso sedile stradale: la viabilità ordinaria, la mobilità ciclabile, la sicurezza delle persone e la necessità di riqualificazione complessiva. Per questo ringrazio l’assessore Robotti, che ha aperto un dialogo con il territorio: sono state introdotte varianti al progetto, alcune già recepite dal cantiere in corso. È un vero cambio di passo nell’ascolto, che va riconosciuto come la direzione giusta da seguire. La mia interpellanza vuole proprio sottolineare questo: serve un metodo nuovo, basato sul confronto continuo con cittadini e associazioni. Solo così progetti importanti come la ciclabile in Val Polcevera possono davvero diventare un’occasione di crescita e di equilibrio per tutto il territorio".


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