Attualità - 25 settembre 2025, 08:00

Ecoreati, Liguria al decimo posto in Italia nel report di Legambiente. Venerdì il focus su Genova

Il capoluogo risulterebbe entro le prime 10 città in classifica per presenta dei reati complessivi, buona parte dei quali riguardano anche la pesca illegale

Immagine di repertorio

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"Il dossiser sulle ecomoafie lo abbiamo presentato la scorsa estate. Ora faremo un focus, sulla Liguria e anche su Genova. Abbiamo dati sull'applicazione della legge sugli ecoreati, si comincia a vedere dopo 10 anni se e quanto ha funzionato e come".
A spiegarlo è Stefano Bigliazzi, presidente Legambiente Liguria, che venerdì pomeriggio alle 17.30 al circolo Arci Primo Maggio di Genova presenterà un approfondimento, nato dallo studio dei dati del report nazionale di Legambiente presentato lo scorso luglio, legato al territorio ligure e a quello genovese. Lo farà insieme ad un gruppo di cui fanno parte Manuela Mercatelli, Presidente Centro Azione Giuridica Legambiente Liguria, Andrea Renalli, Sostituto Procuratore della Repubblica, e poi Cecilia Capozzi, sociologa e Andrea Macario, presidente Libera Liguria. Per parlare di ecomafie e della loro evoluzione, ma anche dell'impatto sulla Liguria e su Genova.
In un contesto nazionale che vede in costante e impetuoso aumento il trend dei reati contro l’ambiente che, secondo lo studio, nel 2024 hanno oltrepassato la soglia dei 40 mila (+14,4% rispetto al 2023), con una media di oltre 111 al giorno, 4,6 ogni ora. E di pari passo segnano anche l'aumento del fatturato ecocriminale, pari a oltre 9,3 miliardi di euro in Italia.
Il Dossier Ecomafia di Legambiente, dal 1994 censisce e fotografa il quadro delle attività della criminalità ambientale in Italia, nella sua ultima edizione ha messo in luce dati che riguardano il capoluogo ligure e la regione Liguria.
Rifiuti, cemento, archeomafia, ma anche animali, incendi e agromafia, questi i macrotemi studiati nel report. Di più: "nella classifica nazionale dell’illegalità ambientale, che vede ai primi tre posti Campania (6.104 reati), Puglia (4.146 reati) e Sicilia (3.816), la Liguria si posiziona al decimo posto con 1.720 reati - spiegano da Legambiente - con un incremento dall’anno precedente quando erano 1.520".
Duecento casi di reato emersi e portati alla luce sul territorio regionale, il cui capoluogo - Genova - risulta la peggiore tra le 4 province, ma anche ottava città e prima nel Nord Italia con 421 denunce e 489 illeciti scoperti, reati legati al ciclo dei rifiuti, alla speculazione edilizia, traffici di animali, pesca illegale, bracconaggio.
All'interno del report c'è un capitolo intitolato 'Mare violato': riguarda l'impatto dell’illegalità sulle regioni costiere del nostro Paese.
In questo settore la Liguria risulta al nono posto tra le regioni italiane, con 55.161 mila controlli, a fronte dei quali sono emersi 1.256 reati, 1.286 denunce, 3 arresti e 83 sequestri.
Genova risulterebbe entro le prime 10 città in classifica invece per presenta dei reati complessivi, buona parte dei quali riguardano anche  la pesca illegale. I numeri completi saranno presentati venerdì.
"Ci sarà un focus - conclude Bigliazzi - sul tema delle mafie e in particolare avremo la presenza di un magistrato che verrà a raccontare l'indagine sul caso di Rapallo sui rifiuti illegali, a condanne ormai definitive. Poi ci sarà spazio per un ragionamento su come funziona il meccanismo delle nuove mafie, un approfondimento sulla criminalità mafiosa evoluta in criminalità da giacca e cravatta, che va a colpire ciclo rifiuti, con fenomeni di corruzione e poi le proposte di Legambiente sul tema".

Valentina Carosini

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