Cultura - 25 settembre 2025, 11:59

Dal 26 settembre ‘Teatri dell’Esistenza’: il festival che trasforma il dolore in arte

Dalla periferia al cuore della città, il Teatro dell’Ortica propone spettacoli, laboratori e incontri dedicati alla memoria, alla resilienza e alla partecipazione sociale, in omaggio ad Anna Solaro

Dal 26 settembre ‘Teatri dell’Esistenza’: il festival che trasforma il dolore in arte

Una rassegna che nasce come un atto di amore e cura: dal 26 settembre al 28 novembre questo è lo spirito che guida “Teatri dell’Esistenza”, il festival a cura del Teatro dell’Ortica e dedicato ad Anna Solaro, co-fondatrice del teatro, la cui visione ha plasmato un modo di fare arte con le “radici piantate nell’esistenza”. 

Questa è la prima edizione di questa scommessa che abbiamo fatto, i Teatri dell’Esistenza, che un po’ ripropone e riproduce il nostro lavoro, ma è anche un tentativo di presentare un teatro sociale: un teatro che coinvolge direttamente le persone, non in quanto attori, ma come esseri umani, per raccontarsi - racconta il direttore del Teatro dell’Ortica Mirco Bonomi -. Allo stesso tempo, è un teatro che affronta temi concreti e impegnati, che un tempo si sarebbe chiamato teatro politico, perché nasce dall’urgenza di riflettere sulle questioni della contemporaneità”.

Il festival alterna spettacoli, laboratori, presentazioni di libri, concerti e convegni, con l’obiettivo di avvicinare il teatro a luoghi della marginalità e della rigenerazione sociale, come l’ex manicomio di Quarto, la casa circondariale di Marassi, la Cucina Popolare Genovese e l’Auditorium di Molassana. 

Ci sono luoghi nella città - sottolinea Bonomi - non solo periferici geograficamente, ma anche culturalmente e socialmente, in cui la cultura può fare la differenza, diventando occasione di incontro, cura e partecipazione”.

Si parte il 26 settembre con la Masterclass Living Theatre – Resist Now: Teatro dell’Emergenza, tre giorni di lavoro con oltre venticinque partecipanti, che culmineranno in una performance finale aperta al pubblico. “Questa esperienza parte da tutte le pratiche classiche del Living Theatre, dalla biomeccanica alla danza buto, fino al lavoro di Artò - spiega Bonomi - e mira a creare momenti collettivi condivisi. Il tema è: come resistiamo ora? È una domanda bruciante, perché quello che sta accadendo oggi cinque anni fa sembrava impensabile”.

Il festival è itinerante e porta il teatro in contesti diversi, mescolando pubblico e partecipanti. Il 3 ottobre, alla Cucina Popolare Genovese in via Bobbio, sarà in scena La Gallina - Storie d’azzardo e altre storie di Daniele Racco. “Abbiamo scelto quell’orario - racconta Bonomi - perché ci interessava avere un pubblico misto, anche persone che frequentano la cucina durante il giorno. Sarà un momento comune in cui Daniele affronta il gioco d’azzardo come problema sociale e personale, in maniera comica, con il teatro civile e la stand-up comedy, raccontando anche una sua storia personale. La narrazione è forte, e si può ridicolizzare un problema fino a renderlo quasi innocuo”.

Il 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, Quarto Pianeta Festival ospiterà la presentazione del libro Le armonie della follia di Paolo Mori e Giuseppe Derba, due infermieri che raccontano il mondo psichiatrico in maniera polisensoriale, tra gioia, dolore, genio e bizzarria. Seguiranno il laboratorio teatrale Stranità e il concerto degli Psicantria, duo formato da uno psichiatra e uno psicologo, che dal 2010 uniscono cantautorato e riflessione sul mondo psichiatrico. “Per noi è anche intrattenimento - aggiunge Bonomi - ma sono canzoni autentiche, divertenti e profonde”.

Tra gli altri appuntamenti, il 17 ottobre all’Auditorium di Morassana andrà in scena C’era una volta la guerra, produzione del Teatro di Emergency, che ripercorre la storia recente e invita a riflettere sul fatto che la guerra non è inevitabile. Il 24 ottobre, nello stesso auditorium, sarà proiettato il documentario Corpi docili di Stefano Conca Bonizzoli, con la partecipazione di Stefania Grossi, teatroterapeuta e burattinaia che lavora da anni con detenuti, autistici e sex offender. Il 7 novembre Beppe Casales presenterà 400, spettacolo sul cambiamento climatico che racconta, attraverso una passeggiata nel bosco con la figlia, la relazione tra uomo e natura e l’urgenza di ripensare il nostro posto nel mondo.

Il 14 novembre, al Teatro dell’Ortica, Davide Quillico porterà in scena AAA cercasi business - Il crollo del Ponte Morandi, un caso aperto, monologo nato con il Comitato Zona Arancione, che intreccia teatro e giornalismo d’inchiesta per raccontare la storia del ponte e mantenere viva la memoria collettiva. Il 21 novembre a Quarto Pianeta si alterneranno la proiezione di Autofra, biografia di un amore, la presentazione del libro di Mirco Bonomi Lettere d’amore mai spedite o l’elaborazione del lutto, la performance Versi di Cura e l’incontro Il rumore del silenzio, tutti momenti dedicati alla memoria e all’elaborazione del dolore.

Il festival si chiuderà il 28 novembre, anniversario della scomparsa di Anna Solaro, con un duplice evento: al mattino il convegno Teatri dell’Esistenza: dall’inclusione alla cittadinanza attiva al Teatro dell’Arca del carcere di Marassi, e la sera lo spettacolo Uno spettacolo che non finiremo più di raccontare, omaggio ad Anna con narrazione, musica e arte. “Il senso di questa rassegna - conclude Bonomi - è fare teatro per portare fuori dal teatro le persone, per aiutarle a riprendersi la propria vita”.


 

Chiara Orsetti

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