Il format del Tricapodanno, tre serate consecutive di festa in piazza, non ci sarà più. L’amministrazione comunale ha deciso di dire addio al format lanciato dalla precedente amministrazione per concentrarsi su un unico grande evento il 31 dicembre.
Il tema è approdato in Consiglio comunale, sollevato dalla consigliera della Lega Paola Bordilli: “Abbiamo ricevuto molte sollecitazioni sia come consiglieri che come cittadini, e lo stesso mondo economico cittadino ci ha manifestato perplessità. Dal 2019 era nato il brand del Tricapodanno, frutto di una condivisione forte con il territorio, il sistema camerale e i vari enti. L’idea era quella di rispondere alla richiesta di albergatori e commercianti, che volevano fare di Genova una città di richiamo nazionale e internazionale non solo la notte del 31, ma già dal 29 e 30 dicembre. In questo modo la città si caratterizzava come luogo di grandi eventi e offriva tre serate di attrazione”.
La consigliera ha poi sollevato dubbi sui costi: “Da una determina è emerso che il Comune ha previsto una sola serata, il 31 dicembre, con una base d’asta di 740 mila euro. Si tratta di una cifra molto alta per un solo giorno e per circa 20 mila spettatori previsti, a fronte di un format che in passato garantiva tre serate e un pubblico ben più ampio”.
A rispondere è stata l’assessora Tiziana Beghin, che ha spiegato la scelta dell’amministrazione: “La decisione è legata principalmente al fatto che, a differenza dello scorso anno, Regione Liguria non ha previsto contributi per la manifestazione. Il budget a disposizione è quindi molto più ridotto. Inoltre, quest’anno i giorni precedenti al 31 cadono di lunedì e martedì, con il rischio di piazze vuote. Per questo, in accordo con gli attori coinvolti, abbiamo preferito concentrare le risorse su una serata di maggiore qualità, capace di avere un richiamo forte”.
Beghin ha aggiunto che il Comune punta comunque a diversificare l’offerta: “La nostra volontà politica è quella di riportare eventi nei vari municipi, per dare ai cittadini occasioni di intrattenimento vicino a casa. Inoltre, gli albergatori ci hanno segnalato che, a parte la sera del 31, le precedenti edizioni del Tricapodanno avevano inciso poco sul turismo. Puntiamo invece ad allungare i soggiorni fino all’Epifania”.
“Mi spiace sentire parlare di piazze vuote - ha risposto Bordilli -. Nelle passate edizioni Genova ha dimostrato di essere viva e attrattiva anche nei giorni precedenti al 31. Proprio perché quest’anno il Capodanno cade di mercoledì, sarebbe stato ancora più importante valorizzare più giornate, rendendo la città più competitiva. Invece si spende di più per una sola serata, mentre si parla di disavanzo e difficoltà di bilancio”.
La consigliera leghista ha poi sollevato un ulteriore punto: “Se il problema è il mancato contributo regionale, chiederò se il Comune abbia presentato una richiesta formale alla Regione. Non si decide prima il format e poi si chiede sostegno. Sono molto dispiaciuta che Genova perda il Tricapodanno: era un evento costruito con anni di lavoro, importante per l’economia cittadina. Faremo in modo che non vada disperso”.






