Attualità - 01 ottobre 2025, 13:43

Contratti 'pirata' nel terziario e turismo: oltre mille i lavoratori interessati in Liguria

L’analisi di Confcommercio sul dumping contrattuale mostra che in Liguria circa millediciannove dipendenti sono coinvolti su centotrenta mila complessivi, con Genova sotto la media regionale pari al 0,67%. Un fenomeno che riduce tutele e salari, creando concorrenza sleale tra le imprese

Contratti 'pirata' nel terziario e turismo: oltre mille i lavoratori interessati in Liguria

Un fenomeno in crescita nel terziario e nel turismo mette a rischio tutele e salari dei lavoratori liguri: i cosiddetti contratti “pirata”, firmati da sigle minori, interessano circa 1.019 dipendenti su 130.002 in regione, secondo l’analisi di Confcommercio.

Tra le province, Savona registra l’incidenza più alta con l’1,35%, seguita da La Spezia (0,84%), Genova (0,67%) e Imperia (0,51%). Questi contratti riducono salari e integrazioni per malattia o infortunio, prevedono ferie e permessi limitati, orari più lunghi senza compensazioni e carenze di welfare, creando una concorrenza sleale per le imprese che applicano contratti di qualità.

A livello nazionale, il fenomeno riguarda oltre 160mila lavoratori e 21mila aziende, ed è particolarmente diffuso tra micro-imprese e cooperative. Confcommercio evidenzia come il dumping contrattuale comprometta la qualità dell’occupazione, la produttività e la crescita imprenditoriale.

Il confronto con Germania e Francia mostra che sistemi più regolamentati limitano la possibilità di stipulare contratti con tutele inferiori, mentre l’Italia manca di meccanismi chiari per misurare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e l’efficacia generalizzata dei CCNL.

Per arginare il fenomeno, Confcommercio propone interventi strutturali: rafforzare il criterio del contratto più protettivo, misurare la rappresentatività sindacale e datoriale, definire perimetri contrattuali chiari, potenziare vigilanza e monitoraggio con schede di qualità contrattuale, obbligare l’indicazione del codice unico CCNL nei contratti individuali e valorizzare la bilateralità come certificazione della qualità dei contratti.

Secondo l’associazione, solo con queste misure sarà possibile tutelare lavoratori e imprese corrette, assicurando concorrenza leale e condizioni di lavoro dignitose.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU