Secondo punto in campionato per la Sampdoria di mister Donati, che rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria stagionale pareggiando 0-0 contro il Catanzaro nel primo turno infrasettimanale di Serie B.
Una partita senza squilli, che ha visto i calabresi maggiormente padroni del campo rispetto a una Samp nel complesso ordinata in difesa, ma con evidenti limiti nel rendersi pericolosa in area avversaria. Insufficienti le prestazioni di Cuni e Coda, mai pericolosi e totalmente fuori dalla sterile manovra blucerchiata. Unica nota positiva la prova di Pafundi, che ha predicato nel deserto per più di un'ora prima di lasciare il campo per un problema fisico da valutare nelle prossime ore.
“Nel primo tempo abbiamo lasciato il palleggio al Catanzaro, pur creando di più rispetto alla ripresa in cui la squadra ha avuto maggiore possesso. Sotto questo aspetto è stata una gara particolare, resta comunque il fatto che per la prima volta non abbiamo subito gol. Bisogna però cercare di creare di più – evidenzia Donati - mancano Pedrola e Cherubini davanti, ma non possiamo pensare che si accenda solo Pafundi: è un giocatore che ha caratteristiche diverse da tutti gli altri, ha nelle corde il dribbling e l'uno contro uno, ma mi aspetto che tutta la squadra si accenda, non solo lui”.
Troncata sul nascere la considerazione di una squadra che sembra adagiarsi su una dimensione di livello troppo basso:“Assolutamente no, c'è un popolo dietro di noi e stiamo facendo di tutto per cambiare questa situazione”.
Reparto difensivo su standard leggermente meno bassi rispetto ad altre gare: “Ghidotti ha fatto molto bene, anche i tre difensori hanno tenuto su la baracca contro giocatori che ruotavano molto senza dare punti di riferimento”.
Nota stonata della gara la prestazione di Cuni prima e di Coda nella ripresa: “Entrambi dal primo minuto? Non c'è niente di impossibile, però poi esce uno e chi entra? - il pensiero del tecnico blucerchiato con sguardo sconsolato – Cuni è un ragazzo generoso che spende forse troppe energie in fase difensiva, a Bari ha giocato una grande partita, questa volta ha avuto alcune situazioni per poter colpire ma è mancato l'ultimo pezzo. Il rientro di Cherubini ci potrà dare qualche soluzione in più”.
Anche su palla inattiva la Samp non riesce a rendersi pericolosa: “Ci mancano tantissimo i calci piazzati, le partite dell'altra sera sono state risolte al 70% su situazioni da fermo: in settimana ci lavoriamo e le studiamo, ma poi bisogna andare a saltare in area come se fosse l'ultimo pallone dell'ultimo minuto della finale di Champions, è quello che fa la differenza”.
Infine sui fischi del pubblico a fine partita: “Siamo la Sampdoria, sono figli della posizione in classifica e perciò giusti. Li reputo però ingenerosi se consideriamo l'impegno messo in campo dai ragazzi: il simbolo è Bellemo, ha fatto una partita straordinaria, nonostante non giocasse da quattro giornate. Stiamo cercando di rimetterci in carreggiata, passiamo le giornate al campo a provare e riprovare per uscire fuori da questa situazione”.






