Ci sono diversi buoni motivi per i quali il Genoa dovrà, quasi per necessità, provare in ogni modo a portare via dal "Maradona" punti e prestazioni, anche se il campioni d'Italia in carica del Napoli (ore 18, arbitro La Penna di Roma 1) non sono forse l'avversario più agevole in un avvio di stagione dove il calendario non è stato propriamente benevolo col Grifone.
Ed è questo forse l'unico vero alibi esterno per la squadra di mister Vieira, sbandata contro la Lazio come forse mai prima d'allora. Per questo anzitutto servirà la prestazione per rimediare a quei "tre pugni presi", come ha definito i gol subiti lo stesso tecnico alla vigilia della partenza per la Campania, e attutire le brutte sensazioni che l'ultimo match ha lasciato nell'ambiente.
Presentando la gara, mister Vieira ha parlato di equilibrio perso contro i biancocelesti nella ricerca di una maggior pericolosità in avanti. Una solidità che ha pagato pegno a un mal riposto coraggio, ed è per questo che da Pegli negli ultimi giorni sembrano filtrare scelte decise in capo e in coda all'undici titolare: ad accomodarsi inizialmente in panchina sono candidati Østigård e Colombo, per lasciare spazio dal 1' a Marcandalli ed Ekhator, con Norton-Cuffy nel terzetto di trequarti alle spalle di quest'ultimo e Sabelli largo a destra dietro.
Una sorta di virata all'indietro nelle scelte, intoccabili a centrocampo anche se contro la Lazio pure la cerniera mediana ha palesato certe ormai note difficoltà, ennesima dimostrazione (nei fatti) di un mercato sul quale il giudizio resta comunque al momento sospeso. Perché se Cornet e Stanciu (come Messiasi) non saranno disponibili per magagne fisiche, l'ennesima assenza probabile dall'inizio e il poco minutaggio fin qui accumulato da Carboni e Grønbæk in quel settore, dove gli sono stati e probabilmente gli saranno ancora preferiti Malinovskyi e Vitinha, parla più chiaro di quanto non possa fare anche lo stesso tecnico.
La messa da parte di Colombo, lodato sì da Vieira per impegno ma al momento buono solo a far accrescere il numero dei nostalgici di Pinamonti, va poi a rimarcare quello che finora è stato il vero problema del Vecchio Balordo, che al fischio d'inizio sarà ultimo della classe: il gol. Da lì i due soli punti accumulati finora, un bottino molto esiguo (senza dimenticare, repetita iuvant, il calendario ostico finora) da cercare ad ogni modo di rimpinguare per passare una sosta nella quale ci sarà senz'altro, e a prescindere dal risultato odierno, da lavorare, ma di farlo almeno col sorriso.
PROBABILI FORMAZIONI
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Beukema, Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Hojlund, Neres. Allenatore: A. Conte
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli, Marcandalli, Vasquez, Martin; Frendrup, Masini; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Vitinha; Ekhator. Allenatore: P. Vieira






