“Piuttosto che perdere i fondi, condividiamo di poter procedere con lo studio e la possibile realizzazione della minifunivia e prosegua il percorso partecipato per la valorizzazione del quartiere del Lagaccio”. Così il consigliere comunale ed ex sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, che ha presentato una mozione durante l’odierna seduta del consiglio comunale per chiedere chiarezza sull’attuazione del collegamento funiviario con Forte Begato. L’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Vince Genova è stato respinto in aula con 25 voti contrari e 16 favorevoli. Il documento chiedeva alla Giunta di non rinunciare al finanziamento del Piano Nazionale Complementare destinato alla realizzazione del collegamento funiviario verso Forte Begato, e di valutare la proposta di una minifunivia tra Granarolo e Forte Begato. L’ex vicesindaco, nel testo, sottolinea come la rinuncia all’opera comporterebbe “una perdita di risorse già stanziate e il rischio di penali e contenziosi”, invitando l’attuale Giunta a decidere “in tempi rapidi”.
Nel documento si fa riferimento anche al percorso partecipato avviato dall’Università di Genova per la rigenerazione del quartiere del Lagaccio, con interventi come l’allargamento di via del Lagaccio, il completamento del parco dell’ex caserma Gavoglio e un nuovo ascensore tra la stazione di Principe e via Doria.
La discussione ha visto protagonisti, durante le dichiarazioni di voto, la consigliera Vittoria Canessa Cerchi, che ha sottolineato che “studieremo il progetto, ne verificheremo la fattibilità e valuteremo ogni aspetto con attenzione, ma partendo da un presupposto: nessuna infrastruttura deve sorvolare il Lagaccio. Le premesse dell’atto che ci chiedete di approvare restano sbagliate, ma il nostro voto sarà comunque sfavorevole, proprio perché crediamo sia giusto aprire un confronto serio e trasparente”.
Il consigliere Francesco Maresca ha evidenziato che “una funivia, o un’infrastruttura simile, possa rappresentare uno strumento utile per migliorare l’accessibilità e l’attrattiva turistica della città. Ci tengo però a precisare: non chiediamo che la linea sorvoli il Lagaccio, né che arrechi disagi ai residenti. Chiediamo soltanto che non si perda un finanziamento già riconosciuto dal ministro Franceschini e che rappresenta un’opportunità di sviluppo per Genova”.
Favorevoli anche i consiglieri della Lega, come evidenziato da Alessio Bevilacqua: “I cittadini genovesi meritano chiarezza su un tema in cui sono già stati stanziati fondi importanti. Sappiamo che il progetto della funivia può rappresentare una valida opportunità per la città”; e della lista Noi Moderati Bucci Orgoglio Genova, come dichiarato dal consigliere Lorenzo Pellerano: “Il percorso alternativo andrà valutato attentamente rispetto al progetto originario, che aveva come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità e della qualità complessiva dei Forti, dove si è lavorato come mai negli ultimi decenni. La funivia rappresenta uno strumento utile per rafforzare il collegamento tra il centro città e i Forti, rendendoli sempre più un luogo di interesse turistico e culturale”.
“Per noi il collegamento ai Forti è strategico - ha aggiunto il consigliere Sergio Gambino -. Voteremo a favore dell’apertura di un tavolo per valutare un’alternativa, ma nelle premesse va ricordato che la funivia era stata individuata come infrastruttura idonea proprio per questo obiettivo. La priorità è realizzare il collegamento, non perdere i finanziamenti già ottenuti e evitare eventuali penali, ma soprattutto garantire l’accesso ai Forti di Genova. Il nostro interesse è che l’opera si faccia: magari non sarà quella che avevamo immaginato all’inizio, ma servirà a valorizzare i Forti e, di conseguenza, a generare risorse per la riqualificazione del quartiere del Lagaccio.”
“In sede di commissione, per anni, avete sostenuto che quella funivia rappresentasse un’infrastruttura utile per la mobilità sostenibile - ha detto Filippo Bruzzone rivolgendosi a Piciocchi e all’attuale minoranza -. Noi abbiamo preso un impegno preciso in campagna elettorale e stiamo cercando di portarlo avanti con coerenza”.
“Quando ci sono dei finanziamenti, esistono anche tempi precisi per traguardarli e arrivare a un progetto esecutivo - spiegato il consigliere di Forza Italia di Mario Mascia -. Noi vogliamo portare le persone con mezzi moderni, all’altezza dello sviluppo tecnologico. I ‘somari’ li lasciamo impersonare da chi mette i bastoni tra le ruote. Credo che la sindaca stia dimostrando grande determinazione, mentre da alcuni interventi emerge la fatica della giunta nel dare un vero segnale di futuro alla città.”
“Il finanziamento non era destinato alla funivia, ma alla valorizzazione dei Forti - ha specificato il consigliere delegato ai Grandi Eventi Lorenzo Garzarelli -. La funivia era solo la vostra interpretazione, e i cittadini l’hanno bocciata alle urne. Noi oggi cerchiamo una soluzione diversa, sostenibile ed efficace, coinvolgendo finalmente i cittadini in un percorso partecipato: cosa che voi, per anni, non avete fatto”.
“In merito a questo ordine del giorno straordinario, mi preme ricordare due cose fondamentali - ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante -. Noi ci siamo presentati ai cittadini genovesi con un programma chiaro, anzi chiarissimo, su ciò che volevamo realizzare e su ciò che, invece, non volevamo. E allora mi chiedo: in questo ordine del giorno così appassionato, presentato dalle forze di opposizione che oggi sembrano tanto preoccupate per il destino della funivia, dov’erano quando, il 14 aprile 2025, alla presentazione del programma del centrodestra, il candidato Picciocchi non inserì affatto quest’opera nel proprio programma elettorale? Ricordo perfettamente la polemica che ne seguì, perché eravamo tutti in campagna elettorale e la mancanza della funivia nel programma del centrodestra fu notata da tutti.
Noi, invece, nel nostro programma la funivia l’avevamo prevista e avevamo detto con chiarezza: non permetteremo mai che un’infrastruttura del genere passi davanti alle finestre delle persone o sopra le loro case.
E in questi quasi quattro mesi di amministrazione - quattro mesi intensi, di ascolto e di lavoro - vi ho ascoltato con religioso silenzio, ma ora è giusto fare chiarezza. Noi stiamo portando avanti, con serietà, gli impegni presi con i cittadini che ci hanno dato fiducia e ci hanno scelti per governare questa città. Lo stiamo facendo con lo Skymetro, lo stiamo facendo con tante altre opere e lo stiamo facendo anche sul tema della funivia. Siete perfettamente a conoscenza degli incontri avvenuti in questi giorni con i vincitori della gara: le imprese Colline e Doppelmayr si sono mostrate da subito disponibili a confrontarsi con la nuova amministrazione. Stiamo lavorando insieme ai nostri uffici tecnici per valutare tutti gli aspetti del progetto e arrivare a conclusioni condivise e basate su dati concreti. Sappiamo esattamente cosa vogliamo e, soprattutto, cosa non vogliamo. E ciò che non vogliamo è esattamente quanto abbiamo dichiarato nel nostro programma. Proprio per questo riteniamo questo ordine del giorno pretestuoso: non comprendiamo perché, se nel vostro programma la funivia non era nemmeno menzionata, oggi vi erigiate a suoi difensori”.






