Attualità - 08 ottobre 2025, 09:53

Emergenza criminalità nel centro storico, il Siap: "Servono più risorse dal Governo"

L'incontro del segretario Roberto Traverso con la prefetto Cinzia Torraco: "Abbiamo un prefetto sensibile sul tema della criminalità organizzata e dei controlli preventivi, l'attenzione c'è, bisogna lavorare"

Emergenza criminalità nel centro storico, il Siap: "Servono più risorse dal Governo"

Organizzazione delle forze dell'ordine sul territorio, patti per la sicurezza da sottoscrivere e collaborazione interistituzionale, all'ombra di un'emergenza nel centro storico che richiede risposte, ma che può essere anche un'occasione sperimentale per Genova, per studiare e mettere in campo un modello pilota a livello nazionale, che vada oltre anche i confini della città vecchia.

C'è questo nello sguardo su Genova da parte del Siap - sindacato di polizia- che, dopo il tavolo alla Sala Cap di via Albertazzi di due giorni fa, ha incontrato il prefetto di Genova Cinzia Torraco. Incontro che arriva in un momento delicato per la città e per la categoria chiamata ad uno sforzo straordinario sul fronte dell'ordine pubblico e alla necessità di ottimizzare le risorse umane disponibili in una fase in cui gli obiettivi - a differenza delle forze in campo - si moltiplicano.
Centro storico, centri storici, esigenze di sicurezza cui far fronte, ad una settimana dall'appello della sindaca di Genova Silvia Salis sulla situazione di via Prè. 

"Il governo si muove in base anche alle indicazioni che arrivano dal territorio - spiega il segretario del Siap ligure, nonché componente della segreteria nazionale, Roberto Traverso - e sotto il profilo politico: che finalmente qualcuno dica che ci devono dare una mano va visto in un ragionamento di medio-lungo termine. Se negli ultimi 15 anni dalla Liguria, seconda in Italia per il costo dell'ordine pubblico, non è mai stato chiesto ufficialmente al dipartimento un intervento in termini di aumento di risorse sul territorio, nemmeno quando la Dia dice da anni che c'è un problema di criminalità organizzata, non possiamo lamentarci se quando c'è una distribuzione delle forze la Liguria non è considerata".

Per Traverso "è giusto che il governo si accorga e sappia attraverso le sue istituzioni cosa succede. Abbiamo un prefetto sensibile sul tema della criminalità organizzata e dei controlli preventivi, l'attenzione c'è, bisogna lavorare per avere le risorse adeguate e per avere le giuste forze necessarie in campo". 

Per fare questo, fondamentale per il Siap promuovere la sottoscrizione dei Patti per la sicurezza, voluti dal ministro Minniti nel 2019, che assicurerebbero un coordinamento efficace delle forze dell'ordine sul territorio, valorizzando anche il ruolo della polizia locale.

"A Genova sul centro storico ricordiamo che c'è un'ordinanza di ordine pubblico h24, 365 giorni l'anno - sottolinea Traverso -  su via Prè e sulle zone più complesse, avendo ripristinato la bipartizione delle forze in campo, ora il questore può decidere di fare pattuglie miste con più passaggi e presenza". In notturna ma non solo.

Ora per il Siap serve un maggior lavoro di coordinamento, con tutte le Forze di polizia, compresa la Locale. "Chiediamo che questa collaborazione - conclude Traverso - venga estesa anche fuori dal centro storico. Con due aliquote e ad esempio 10 persone a disposizione in rinforzo dalla locale si potrebbe impiegare più personale per il controllo anche amministrativo sul territorio. Finalmente si parla di Osservatori per la sicurezza urbana nei municipi. Senza però i Patti per la sicurezza firmati - da sindaco e prefetto ma con un coordinamento tra comitati di zona, commercio, associazionismo - sarebbero destinati a rimanere senza strumenti politici per farli funzionare, né gambe per camminare".

Valentina Carosini

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