Eventi - 08 ottobre 2025, 14:11

La cultura che si unisce: Palazzo Ducale, Teatro Nazionale e Carlo Felice insieme per due settimane di grandi eventi

Mostre, teatro e musica intrecciano i loro linguaggi in un palinsesto condiviso: dal mito di Moby Dick all’O’Neill di Livermore, fino al concerto del Carlo Felice dedicato al mare

La cultura che si unisce: Palazzo Ducale, Teatro Nazionale e Carlo Felice insieme per due settimane di grandi eventi

Genova si prepara a vivere due settimane di cultura di altissimo profilo grazie alla sinergia tra le tre principali istituzioni cittadine: Palazzo Ducale, il Teatro Nazionale e il Teatro Carlo Felice. Un progetto condiviso che trasforma la città in un unico palcoscenico, capace di offrire a cittadini e visitatori un itinerario artistico e culturale coerente, vario e di grande qualità.

Si parte sabato 11 ottobre al Teatro Nazionale con Il lutto si addice ad Elettra di Eugene O’Neill, capolavoro della drammaturgia del Novecento diretto da Davide Livermore, in scena fino al 26 ottobre. Il giorno successivo, domenica 12, negli Appartamenti del Doge a Palazzo Ducale apre la grande mostra Moby Dick. La balena. Storia di un mito dall’antichità all’arte contemporanea, un viaggio nell’immaginario legato al mostro marino che ha ispirato secoli di arte e letteratura.

Dal 12 al 26 ottobre chi assisterà allo spettacolo teatrale potrà visitare la mostra con biglietto ridotto, e viceversa: un modo per incentivare il dialogo tra le arti e valorizzare l’intero sistema culturale cittadino.

Il punto d’incontro tra le due iniziative sarà venerdì 17 ottobre, con il Concerto per Moby Dick nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Diretta da Pietro Borgonovo, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, insieme al flautista Francesco Loi e alla GOG - Giovine Orchestra Genovese, proporrà un viaggio musicale tra pagine dedicate al mare e all’acqua. Ingresso gratuito, inizio alle 20.30.

Un calendario che conferma Genova come capitale della cultura, capace di unire le sue eccellenze per proporre un’offerta coordinata e di grande richiamo.

LA MOSTRA:

Palazzo Ducale, Appartamento del Doge – Dal 12 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026

Moby Dick. La balena. Storia di un mito dall’antichità all’arte contemporanea è una grande mostra collettiva, curata da Ilaria Bonacossa e Marina Avia Estrada, che prende le mosse da Moby Dick, il capolavoro di Hermann Melville. Grandi installazioni video, sculture, arpioni, tele, fotografie e incisioni indagano i grandi temi di questa straordinaria opera attraverso un viaggio tra epoche storiche, punti di vista e adattamenti.

La mostra è prodotta da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, in collaborazione con TBA21-Ocean Space (Fondazione Thyssen-Bornemisza Art Contemporary).

LO SPETTACOLO:

Teatro Ivo Chiesa – dall’11 al 26 ottobre 2025

“Il lutto si addice ad Elettra”, il capolavoro teatrale di Eugene O’Neill, portato in scena da Davide Livermore con un cast di altissimo livello in cui spiccano Paolo Pierobon, Elisabetta Pozzi, Linda Gennari, Marco Foschi e Aldo Ottobrino, è un’opera affascinante e inquietante, tra dramma borghese e tragedia classica, mito e psicanalisi. Con la traduzione e l’adattamento di Margherita Rubino, la nuova regia di Livermore è anche una dedica allo storico spettacolo del 1997 di Luca Ronconi.

IL CONCERTO: 

Venerdì 17 ottobre 2025, ore 20.30 – Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale

Tre pagine di compositori capitali della storia della musica – Händel, Vivaldi e Haydn – accomunate dalla descrizione di acqua e mare. Nella Suite “Musica sull’acqua”, composta per una parata spettacolare sul Tamigi nel 1717, Händel riunisce ritmi e caratteri di danze popolari, precedute da una Ouverture caratterizzata da una introduzione maestosa ricca di veloci scale che si risolvono su trilli festosi. Il tutto con la chiara intenzione di evocare gli effetti dei movimenti marini. Due tempeste – seppur di epoche e poetiche diverse –uniscono idealmente il Concerto in Fa maggiore RV 433 di Antonio Vivaldi e la Sinfonia n. 39 in sol minore Hob:I:39 di Franz Joseph Haydn, pagine note appunto con il sottotitolo “Tempesta di mare”. Nel Concerò vivaldiano dedicato al flauto, la scrittura virtuosistica traduce in suono il moto impetuoso delle onde, in un gioco di scintillii e raffiche musicali. La Sinfonia di Haydn, tra le sue più teatrali, evoca quasi una tempesta dell’anima, tra tensioni armoniche, chiaroscuri timbrici e drammaticità espressiva. Due visioni diverse ma complementari del paesaggio in tempesta, tra natura e sentimento.

Redazione

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