Attualità - 19 ottobre 2025, 12:11

Piazza Colombo, l’appello dei commercianti: “Residenti, uniamo le forze contro l'abbandono"

Il CIV Colombo/Galata evidenzia un aumento delle criticità: "Abbiamo presentato un esposto alla Procura, ma ciò che serve sono interventi strutturali e la partecipazione attiva dei cittadini: si tratta prima di tutto di un allarme sociale, più che di sicurezza"

Piazza Colombo, l’appello dei commercianti: “Residenti, uniamo le forze contro l'abbandono"

Se ci tenete al vostro quartiere e al valore del vostro immobile, unitevi ai commercianti”. Questo è l’appello del CIV Colombo/Galata, tramite la sua presidente Manuela Carena, per riportare l’attenzione dei residenti della zona sulla situazione di crescente degrado che sta interessando la zona. Una zona in cui il commercio, e chi lo porta avanti, è il cuore pulsante, ma che da qualche mese a questa parte sta incontrando non poche difficoltà a mantenere intatta la sua funzione di presidio e di presenza sul territorio. 

Il nostro non è un grido di allarme, le nostre strade sono ancora sicure - precisa Carena -, ma stiamo assistendo giorno dopo giorno a situazioni di disagio importanti”. Sono aumentate le persone senza fissa dimora, che spesso stazionano vicino ai negozi, utilizzando la strada anche per espletare i propri bisogni. “Non è solo una questione di sporcizia e di decoro - sottolinea - ma è un allarme sociale: si tratta di persone che chiaramente hanno dei disturbi e che devono essere prese in carico da chi può dar loro assistenza vera”.

A evidenziare il problema è anche Salvatore, titolare di un bar della zona e tra i membri del direttivo del CIV: Il desiderio dei commercianti è che i problemi vengano affrontati in modo efficace, con un maggiore potere d’intervento delle forze dell’ordine e il sostegno di centri dedicati. Come CIV, riteniamo che sia un dovere collettivo gestire la situazione, con un impatto sociale concreto: le persone coinvolte non sono violente di natura, ma lo diventano a causa del disagio che si trovano a vivere”. Per spiegare meglio la situazione, Salvatore riporta un esempio: “Una delle persone senza fissa dimora che spesso si trova in zona ha ricevuto un pasto da una delle attività di ristorazione qui presenti; da lì, è diventata un’abitudine per lui chiedere, ma ognuno aiuta come può. Una volta si è visto negare aiuto, è diventato aggressivo, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine e dei servizi sanitari per poterlo calmare”. 

Per denunciare la situazione di degrado, nel mese di agosto è stato presentato un esposto in Procura dai commercianti.

Il CIV è in contatto costante con il Municipio Centro Est, la cui nuova giunta si è detta molto disponibile e ha assicurato che sta studiando il modo per affrontare la questione in maniera strutturale, non con interventi "spot". I commercianti, tuttavia, chiedono rapidità: “Il lavoro che svolgiamo noi commercianti - spiega ancora Carena - è anche quello di rendere vivibile il quartiere, e questo va anche a vantaggio dei residenti. Proprio per questo, invito tutti a farsi promotori di piccole azioni per far sì che il degrado non abbia la meglio”. Proprio pochi giorni prima, proprio una residente ha pulito una panchina personalmente, dopo aver assistito a scene di degrado che si consumavano proprio lì sopra, per evitare che poi ci si sedessero bambini e mamme. 

Ci sono anche episodi spiacevoli, come furti o semplici scene antipatiche nei supermercati locali, dove alcuni ragazzini consumano merce tra le corsie rifiutandosi poi di pagarla”. Questo dipende anche dalla presenza del centro per minori non accompagnati che si trova proprio in via Galata, la cui gestione, come del resto anche in altre aree della città non è sempre facile. 

Alcune attività hanno anche ricevuto ‘visite’ spiacevoli, in cui i ladri hanno portato via incassi e merce all’interno dei locali.  “Tempo fa c’erano i carabinieri e i vigili alla Consolazione, la zona era presidiata e si sentiva," conclude Carena. "Ora, invece, mancano sia il presidio che un approccio strutturale e coordinato. Se tutti continuano a girarsi dall’altra parte, il controllo svanisce". 

Una delle richieste avanzate dal CIV, e che renderebbe maggiormente tranquilli tanti dei commercianti della zona, è l’aumento di videocamere di sorveglianza: “Sappiamo che non possono risolvere i problemi, ma tante persone che chiudono i negozi la sera sono sole e questo farebbe aumentare la sensazione di sicurezza”. 

Chiara Orsetti

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