Innovazione - 21 ottobre 2025, 14:56

Nasce Fusion AI Labs: Genova diventa capitale dell’intelligenza artificiale applicata

Un polo d'eccellenza privato sorge in Liguria, deciso a colmare il divario tra accademia e industria. Il CEO Andrea Pescino: “Iniziativa cruciale per Genova, la Liguria e tutto il Paese”. Il vicesindaco Terrile: "Un'opportunità doppia per trattenere i giovani"

La presentazione di Fusion AI Labs segna l'avvio ufficiale di un ambizioso progetto che mira a fare di Genova un hub nazionale e internazionale per l'Intelligenza Artificiale applicata. L'iniziativa, frutto di una joint venture interamente privata tra Expert.ai e AI Fusion Holding S.r.l., è stata accolta con grande interesse per la sua visione orientata allo sviluppo positivo e sostenibile dell'AI.

A chiarire l’importanza del progetto è Andrea Pescino, Amministratore Delegato di Fusion AI: “Oggi presentiamo un’iniziativa che considero molto importante, non solo per Genova e la Liguria, ma per tutto il Paese”. Pescino ha spiegato che la nascita del laboratorio è il risultato della collaborazione tra una multinazionale italiana attiva nell'AI da oltre quarant'anni e una holding di esperti che, dopo anni di esperienza internazionale, hanno scelto di tornare in Italia per contribuire concretamente allo sviluppo dell’AI, sia nel settore industriale che in quello sociale.

Pescino ha proseguito illustrando il potenziale "praticamente infinito" dell'Intelligenza Artificiale, un potere che va ben oltre i modelli linguistici conosciuti come ChatGPT. Pur riconoscendo la forza di questi strumenti (che negli Stati Uniti vengono usati persino come assistenti spirituali o supporto psicologico), il CEO ha evidenziato che l'AI più promettente è quella applicata: “Può aiutare nella diagnosi di patologie complesse, accelerare i processi industriali, ottimizzare gli acquisti o ripensare intere organizzazioni in modo più efficiente”.

I Labs, infatti, si concentreranno sullo sviluppo di modelli che generano immagini, video, e che permettono di integrare la tecnologia in dispositivi fisici capaci di interagire con la realtà.

Fusion AI Labs opererà come un Center of Excellence (CoE), un modello che permette alle aziende di sperimentare tecnologie di AI già mature in ambienti controllati, trasformando così la conoscenza teorica in soluzioni concrete per organizzazioni e cittadini, riducendo i rischi e accelerando l’adozione su scala industriale. Questa metodologia di "joint research" vede la fusione di teoria e pratica, dove esperti industriali e accademici lavorano insieme per validare casi d'uso concreti.

La scelta di Genova come sede è motivata dalla sua tradizione nel campo dell'AI, con progetti storici che spaziano dall'automazione postale alla computer vision. La città vanta un ecosistema di strutture all'avanguardia, come i dipartimenti universitari, l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). A ciò si aggiunge una posizione strategica nel Mediterraneo, ideale per collaborazioni con il Sud Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente, e una qualità della vita che attrae professionisti e ricercatori.

Il centro d’eccellenza si è posto l'obiettivo di accogliere almeno 130 ricercatori e professionisti entro il 2028. Per garantire un mix strategico di competenze, il piano di reclutamento prevede che il 40% dei talenti provenga dal bacino locale, il 30% da altre regioni italiane e il restante 30% da contesti internazionali. 

A celebrare l'insediamento del laboratorio è il vicesindaco di Genova, Alessandro Terrile, che ha sottolineato come la città sia “in grado di cogliere le sfide e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale”. Terrile ha evidenziato il ruolo dell'amministrazione nel fare rete e facilitare lo sviluppo di queste imprese: “Queste realtà non solo portano innovazione, ma generano occupazione qualificata, in particolare per giovani ricercatori e professionisti. È un aspetto fondamentale, perché rappresenta un’opportunità doppia: da un lato lo sviluppo economico della città, dall’altro la possibilità di trattenere sul territorio i nostri giovani più formati, che troppo spesso sono costretti a cercare lavoro altrove”.

Tra i primi interlocutori con cui Fusion AI Labs ha avviato un confronto c’è la Fondazione Gerolamo Gaslini, per esplorare le sinergie e le applicazioni dell’AI nel campo della salute e della ricerca clinica. Sul fronte della sovranità tecnologica europea, il centro è impegnato nel progetto Villanova, che punta a sviluppare una soluzione di AI generativa multimodale e multilingue sul modello di ChatGPT, interamente sviluppata in Italia. Le potenzialità della ricerca sono state rese tangibili da Alessandro Crafì, Senior Researcher di Fusion AI Labs, che ha mostrato come le tecnologie AI possano essere utilizzate in modi meno comuni, in particolare per la generazione di oggetti fisici. Crafì ha illustrato una dimostrazione di generazione di oggetti 3D partendo da una semplice descrizione testuale fornita dall'utente: “In questo modo si passa da un contesto puramente digitale a uno fisico: possiamo toccare e interagire con un oggetto reale progettato insieme all’intelligenza artificiale. È questo l’aspetto più innovativo e interessante, perché collega concretamente il mondo virtuale a quello materiale”.

Crafì ha specificato che questi strumenti sono cruciali per velocizzare le fasi di design e prototipazione, ma il loro vantaggio principale risiede nell'accessibilità: “Un vantaggio importante è che non servono competenze tecniche avanzate: basta una descrizione testuale, quindi possono usarlo anche persone senza formazione specifica”.

Il progetto Fusion AI Labs si inserisce perfettamente nella cornice strategica dell'Unione Europea, che con l’AI Act e il piano AI Continent Plan spinge verso un modello di innovazione "human-centric" e una logica "buy European".

Con Fusion AI Labs puntiamo a sviluppare un contesto positivo per il nostro Paese, riportando talenti, formando i professionisti del futuro e, soprattutto, facilitando l'integrazione efficace dell'AI nelle organizzazioni" ha concluso Pescino. Oltre alla ricerca, i Labs ospiteranno infatti un’Academy per la formazione continua di giovani, professionisti e manager, con l'obiettivo di promuovere la diffusione delle competenze digitali e creare un solido ponte tra università e impresa. “Auspichiamo che sia un catalizzatore per l'innovazione, aiutando le imprese a cogliere appieno le opportunità offerte da questa straordinaria tecnologia”.


 

Chiara Orsetti

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