"Bucci la smetta di giocare allo scaricabarile e assuma invece atti immediati e concreti per sostenere il trasporto pubblico locale. Inizi, ad esempio, con assegnare al Tpl quei cinque milioni che grazie a un nostro ordine del giorno presentato a luglio, durante l’assestamento di bilancio, la Giunta avrebbe già dovuto stanziare”. Così il segretario del Pd Liguria e consigliere regionale Davide Natale e il capogruppo del Pd in Regione Armando Sanna intervengono sulle criticità del trasporto pubblico locale.
“Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo: anticipare i fondi nazionali non basta, servono stanziamenti straordinari, serve credere realmente nel rilancio del trasporto pubblico della nostra regione. I conti di Amt Bucci li conosce benissimo e se non fosse così sarebbe davvero grave, visto che ha governato la città dal 2017 fino allo scorso anno. È indubbio ed evidente che i suoi anni di amministrazione hanno peggiorato il servizio e la situazione economica-finanziaria della società. Per una volta provi ad assumersi almeno la responsabilità delle sue azioni. La smetta con gli annunci a vuoto e agisca”.
Secondo Natale e Sanna, ogni iniziativa della Giunta regionale a sostegno del patrimonio societario di Amt e per garantire un servizio adeguato ai cittadini troverà il loro appoggio. “Abbiamo presentato proposte e altre siamo pronti a farle. Bucci non si può permettere di scaricare responsabilità a chi è arrivato da pochi mesi alla guida di Genova e far credere che la Giunta regionale non possa fare nulla per cambiare una situazione che è tale per le scelte prese da chi ha amministrato prima la città. Le leve del potere sono nelle sue mani: se vuole, può migliorare la situazione e rendere più efficiente il trasporto pubblico. Il sistema è di competenza regionale, si adoperi per tutelarlo e rilanciarlo. Si apra un tavolo con le istituzioni locali, con le organizzazioni sindacali, ma lo si apra mettendo innanzitutto risorse e progetti chiari. Il resto sono solo parole al vento di cui i cittadini liguri e genovesi non sanno che farsene”.






