“La Liguria è sempre più vecchia e con sempre meno bambini: nei primi sette mesi del 2025 sono nati 4.529 bambini, quasi 300 in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 5,8%. È un dato che fotografa una crisi demografica strutturale, eppure la Giunta regionale continua a non avere una strategia organica per invertire la rotta”, afferma Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico in Regione, commentando i dati relativi alla denatalità nei primi sette mesi del 2025.
“Le famiglie non smettono di fare figli per scelta, ma perché non trovano le condizioni. I nonni sono sempre più anziani, i nidi pubblici pochi e costosi, gli orari scolastici non compatibili con il lavoro e i costi della vita insostenibili. Senza un welfare moderno e inclusivo, la Liguria rischia di svuotarsi”, osserva Sanna.
Il capogruppo Pd propone un Piano regionale integrato per la famiglia e la natalità 2026–2028, che preveda: più asili nido pubblici e convenzionati, incrementando il numero di strutture e convenzioni per ridurre le rette e offrire più posti disponibili; estensione della gratuità degli asili nido; servizi scolastici pomeridiani e doposcuola per conciliare lavoro e famiglia; contributi per la prima casa; incentivi alle imprese family friendly che adottano politiche di conciliazione lavoro-famiglia e valorizzazione dei consultori pubblici.
“Già nel 2008, con la Legge Regionale 26/2008 voluta dal centrosinistra, la Liguria aveva tracciato la strada con i Piani territoriali degli orari e le Banche del tempo per coordinare i tempi di vita e lavoro. È da lì che bisogna ripartire, aggiornando quella visione e rendendola concreta. Sostenere chi vuole mettere al mondo dei figli significa investire nel futuro della Liguria. Servono politiche strutturali e una visione di lungo periodo: non bastano più i bonus spot”, conclude Sanna.






