Attualità - 28 ottobre 2025, 08:00

Palmaro, le lettere dei ragazzi al Municipio: una libreria, una cartoleria e spazi per stare insieme

Durante la cena del Comitato di quartiere, sono stati raccolti i pensieri dei più giovani su come migliorare la delegazione: dai fogli a quadretti idee e sogni per un futuro più accogliente e partecipato

Palmaro, le lettere dei ragazzi al Municipio: una libreria, una cartoleria e spazi per stare insieme

Sui fogli a quadretti ci sono i pensieri dei bambini, i desideri inchiostro su carta. Primo sogno, Villa de Mari restaurata. E poi spazi per giocare, 'per riunirsi e conoscersi, lì quando era aperta ho conosciuto un mio amico'. Ma anche una cartoleria e una biblioteca, 'perché mi piace molto leggere', una 'scuola per i più piccoli', più negozi.

C'è questo nei pensieri dei bambini e dei ragazzini di Palmaro, letterine a mano su cui sono scritte le idee per un quartiere migliore, a partire dalle strade, dalla pulizia, dal verde e dagli spazi e luoghi di ritrovo. E non è vero che i piccoli sono isolati dietro uno schermo, anzi, sognano proprio di romperla quella barriera e sognano anche luoghi tangibili e reali, così come hanno scritto partecipando alla riunione dei grandi, mamme e papà, residenti e cittadini del Comitato Palmaro che si sono ritrovati giovedì scorso per una serata, pensata per racimolare fondi e idee per il quartiere, diventata anche un laboratorio estemporaneo per confrontarsi e ragionare sui problemi e la vivibilità nel ponente.

C'erano anche il municipio, un assessore e un consigliere comunale alla cena organizzata la scorsa settimana, iniziativa di ritrovo per rinverdire le basi della comunità che ha gettato il seme del confronto. In una serata di maltempo non era scontato, invece il quartiere ha risposto
"E' una festa - spiega Roberto Di Somma, presidente del comitato - che organizziamo con cadenza annuale per riflettere insieme ai cittadini e ai residenti, con un invito esteso anche alle forze politiche. Noi siamo super partes,  ma l'idea era fare un po' di comunità e riprendere le fila del lavoro interrotto dal cambio d'amministrazione, portando all'attenzione i temi della delegazione".

La priorità era raccogliere risorse e impegni per promuovere attività, visto che le feste di Natale sono dietro l'angolo e Palmaro non vuole rimanere indietro. "Qui non c'è un tessuto commerciale con un civ a coordinare le attività, come a Pra' o Pegli - continua Di Somma  - e volevamo mettere insieme le forze perché quest'anno anche Palmaro possa avere le luminarie natalizie".

E l'occasione è stata quella giusta, non solo per le cause dei 'grandi'. Anche i più piccoli hanno partecipato, mettendo nero su bianco le loro idee per un quartiere migliore. Piccole cose, che però rappresentano grandi passi agli occhi di bimbi e ragazzi, come si legge nella letterina che chiede 'una biblioteca e uno spazio per studiare', ma anche maggiore cura del verde, delle strade. E la riapertura di Villa de Mari, la più desiderata: per giocare e per avere un punto di ritrovo, dopo anni di chiusura.

"Le hanno scritte lì le loro idee- continua il presidente del comitato - e noi le abbiamo raccolte, proviamo da qui a riprendere da dove si era interrotto il lavoro con il cambio di giunta. Abbiamo poi raccolto una serie di punti che riguardano la vivibilità, in accordo col presidente del municipio, e li consegneremo al comune. La delegazione li analizzerà, sono punti importanti per il nostro comitato e per il percorso già avviato".
"Il primo riguarda la fascia di rispetto di Palmaro - sottolinea Di Somma - quella che sarebbe il naturale proseguimento verso Voltri dell'esistente. Abbiamo evidenziato anche temi che riguardano il porto e la ferrovia, e poi l'autostrada che passa qui dietro e alla quale mancano ancora le barriere fonoassorbenti".

Le lettere, insieme al documento per punti, sono state consegnate al municipio Ponente. "Con Roberto Di Somma - scrive il presidente Matteo Frulio via social - ci siamo detti che varrebbe la pena puntare a che i figli di chi vive nel quartiere possano vedere qualcosa per loro. I primi foglietti che ho aperto, e non se ne abbiano a male gli adulti, con i desideri per il quartiere sono stati quelli dei ragazzi ai quali avevo chiesto di mettere una stellina per distinguerli dagli altri".

"Non so dove riusciremo ad arrivare - conclude il presidente del municipio - ma arriveremo con il Comitato e le altre realtà che lo vorranno a fare del nostro meglio proprio per loro che saranno i veri protagonisti di questo futuro. Magari da qui a tutto il 2026 qualcosa si realizzerà". 

Valentina Carosini

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