Cultura - 29 ottobre 2025, 12:37

Quando la Liguria incontra gli alieni: al Festival della Scienza un laboratorio per “vendere” il turismo ai visitatori di un altro pianeta

A Palazzo Imperiale gli studenti diventano agenzie creative per ripensare la promozione del territorio, tra intelligenza artificiale, marketing e fantasia. L’idea nasce dall’ITS Turismo Liguria: “Così i ragazzi scoprono che anche qui si possono fare progetti straordinari”.

E se un giorno gli alieni arrivassero sulla Terra chiedendo di visitare la Liguria? Come si potrebbe raccontare loro la nostra regione, tra mare, borghi, pesto e paesaggi mozzafiato? È da questa domanda ironica e provocatoria che è partito Un turismo davvero interstellare - Vendere la Liguria agli alieni, il laboratorio proposto questa mattina, mercoledì 29 ottobre, a Palazzo Imperiale, nell’ambito del Festival della Scienza 2025.

L’iniziativa, curata da Orientamenti e Progettiamoci il futuro, in collaborazione con ITS Turismo Liguria, ha coinvolto decine di studenti delle scuole superiori in un’esperienza creativa e partecipata, dove comunicazione, lavoro di squadra e intelligenza artificiale si sono uniti per ripensare la promozione del territorio in chiave innovativa e sostenibile.

Il format, ispirato al lavoro di una vera agenzia di marketing territoriale, ha portato i ragazzi a confrontarsi con sfide pratiche: creare un nuovo brand per una località ligure, definire un claim accattivante, progettare una strategia social, scegliere palette di colori e font coerenti, fino a immaginare il “look and feel” del progetto. Tutto con l’obiettivo di raccontare la regione con occhi nuovi, come se il pubblico fosse davvero… di un altro pianeta.

Noi di ITS Turismo - spiega Stefano Ferrari, docente e consulente del corso - ci siamo chiesti: chi sono quelli che conosciamo meno al mondo? Forse sono proprio quelli fuori dal mondo, gli alieni. Così abbiamo creato un’iperbole: proviamo a vendere la Liguria ai più difficili, a chi non la conosce per nulla”.

Durante la mattinata i gruppi di studenti si sono organizzati in team e, utilizzando una web application sviluppata dall’ITS, hanno lavorato in modalità challenge, mettendo alla prova le proprie competenze digitali e la capacità di comunicare la bellezza della regione con linguaggi nuovi e contemporanei.

Abbiamo incontrato ragazzi giovani e volenterosi - racconta Ferrari - e quello che cerchiamo di trasmettere loro è che in Liguria si possono fare delle “figate”: progetti creativi, importanti, che uniscano turismo, innovazione e territorio. Oggi stanno elaborando idee concrete di rebranding su località liguri, molte delle quali non hanno mai avuto una vera identità visiva o comunicativa. E chi meglio dei nostri ragazzi può farci capire che cosa funziona davvero, anche per un pubblico ipotetico come quello degli alieni?

Ma l’esperienza di oggi non si ferma qui. Il laboratorio, spiega ancora Ferrari, fa parte di un percorso più ampio di educazione all’orientamento e alla creatività: “È un progetto che stiamo sviluppando da mesi. Abbiamo già portato questa idea in diverse scuole e al Salone degli Orientamenti. Quella di oggi è una versione speciale, pensata per il Festival della Scienza. Il nostro obiettivo è stimolare la creatività dei ragazzi, raccogliere i dati e le idee che emergono e magari proporle alle istituzioni o ai player del turismo, che potrebbero valorizzarle o persino offrire opportunità professionali future”.

Alla domanda “Qual è la vostra parola per descrivere la Liguria?”, i ragazzi hanno risposto in modo semplice ma significativo: mare, focaccia, spiaggia, montagne, porto.

Termini che raccontano la quotidianità e l’essenza della regione, ma che possono anche diventare la base per un nuovo racconto del territorio: partire da ciò che si conosce e si ama per costruire, con creatività e consapevolezza, una nuova valorizzazione della nostra regione.
 

Chiara Orsetti

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