Prosegue oggi, e continuerà per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Forti’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle ricchezze più straordinarie del nostro territorio: il sistema fortificato che abbraccia la città dalle alture. Un patrimonio unico, che racconta secoli di storia militare, politica e sociale. Un viaggio tra Medioevo e Ottocento, tra leggenda e realtà, sempre con lo stesso filo conduttore: l’amore per Genova e per le sue eccellenze. Buon viaggio insieme a noi, alla scoperta dei Forti!
Arroccato sul colle dei Camaldoli, a 415 metri di altezza, il Forte Richelieu è una delle fortificazioni più affascinanti e meno conosciute del sistema difensivo genovese. Da qui lo sguardo abbraccia tutta la città, dal mare ai monti, restituendo la stessa visuale strategica che nel Settecento spinse la Repubblica di Genova a costruirlo.
La sua storia inizia nel 1747, durante la Guerra di Successione Austriaca: Genova teme un nuovo attacco e decide di fortificare lo spartiacque orientale della città. L’idea del progetto fu suggerita dal duca di Richelieu, maresciallo di Francia e alleato dei genovesi, da cui deriva il nome della struttura. Il progetto fu affidato all’ingegnere Jacques de Sicre, che concepì una ridotta compatta, moderna e resistente. I lavori principali furono completati in circa sette mesi, con mura robuste, terrapieni, un ingresso protetto da ponte levatoio, magazzini, cisterna e alloggi per i soldati.
Dopo il passaggio al Regno di Sardegna nel 1815, il forte fu ricostruito e potenziato dal Genio Militare Sardo tra il 1815 e il 1827. Furono aggiunti nuovi bastioni, camminamenti, troniere per l’artiglieria e una caserma a due piani, conferendo alla struttura l’aspetto più articolato che possiamo osservare oggi. Il fronte settentrionale presenta il caratteristico profilo a “coda di rondine”, progettato per resistere agli attacchi e garantire una migliore osservazione del territorio circostante.
Durante la Seconda guerra mondiale, l’area ospitò alcune postazioni antiaeree, anche se non fu più utilizzata come presidio principale.
Il Forte Richelieu segue l’andamento allungato del colle. Le sue mura, alte circa 10 metri, racchiudono la caserma centrale, i magazzini, la cisterna e i camminamenti protetti. La posizione strategica consentiva di controllare sia il mare sia le vie d’accesso montane, inserendo la struttura in una triangolazione difensiva con altri forti del versante orientale della città, come Quezzi e Santa Tecla.
Oggi il forte non è completamente accessibile al pubblico: ospita un impianto RAI dal 1959, ma conserva un grande fascino storico e offre scorci panoramici unici su Genova. Pur in stato di parziale abbandono, le sue mura raccontano oltre due secoli di storia militare, rendendolo una meta ideale per chi ama camminare, esplorare luoghi nascosti e ammirare panorami spettacolari, immersi nella memoria storica della città.








