Umidità, forse l'abbassamento repentino delle temperature, i maggiori contatti sociali: fatto sta che gli ingredienti ci sono tutti per il boom di casi di influenza. E l'H3N2, la nuova variante, dilaga in Europa, con anticipo rispetto al periodo clou dell'influenza, con un aumento dei casi significativo anche in Italia. Sono i dati del Centro europeo per la prevenzione delle malattie a fotografare l'aumento della circolazione del virus, stimato in anticipo di tre-quattro settimane rispetto al solito.
E le prime avvisaglie dell'onda lunga che potrebbe durare da qui a gennaio arrivano anche in Liguria dove la campagna vaccini è partita in largo anticipo e dove si sta sperimentando per la prima volta il vaccino gratis per tutte le fasce d'età della popolazione.
Solo nell'ultima settimana in Italia 435 mila i nuovi contatti con la nuova variante del virus. "Diciamo che lo scenario è quello che avevamo ovviamente preventivato - spiega facendo il quadro della situazione l'infettivologo genovese Matteo Bassetti - perché siamo stati la prima regione italiana che è partita col piano anti-influenza e diciamo che non sbagliavamo, nel senso che quello che hanno visto in Australia e che hanno visto in altre parti del mondo lo sta vedendo l'Europa con un anticipo pazzesco rispetto al passato della stagionalità influenzale".
I numeri europei raccontano di un'impennata di casi con questa nuova variante del virus H3N2, "che- sottolinea Bassetti - in qualche modo sfugge all'immunità dei vaccini degli anni precedenti e anche all'immunità naturale che avevamo sviluppato con le infezioni dell'influenza fatta negli anni passati. Quindi si prevede una stagione davvero impegnativa che parte a questo punto già dalla seconda settimana di novembre".
Raccomandato caldamente provvedere a vaccinarsi quindi, per chi non avesse già aderito alla vaccinazione, che in Ligurua è gratuita e aperta a tutti.
"Sono moltissimi liguri che hanno deciso di vaccinarsi, sono già oltre 200 mila le dosi somministrate e quindi questa volta non si potrà dire che non l'avevamo detto - dice ancora Bassetti - chi ha voluto ascoltare si è protetto, gli altri lo facciano presto e approfittino anche della gratuità della vaccinazione che è partita per tutta la popolazione dal 20 novembre. Quindi il monito che ha lanciato l'European CDC, che è il centro di controllo dell'emergenza europeo, è di vaccinarsi e di vaccinare tutti perché il rischio è che arriveremo al picco tra la prima e la seconda settimana di gennaio laddove le nostre strutture sanitarie saranno già fragili e quindi dobbiamo necessariamente farlo, non solo per proteggere noi stessi, non solo per proteggere gli anziani e le persone fragili che vivono con noi, ma anche per proteggere i nostri ospedali".
Anche in Liguria intanto la diffusione dell'influenza comincia a farsi sentire. "Abbiamo iniziato a vedere anche noi i primi casi ricoverati, H3N2, H1N1 - ricorda Bassetti - quindi si vedono e se ne vedranno sempre di più. Fortunatamente ancora non forme gravi, ma certamente come ogni anno vedremo anche quest'anno forme impegnative, forme polmonari, purtroppo è lo stesso disco che suona sempre in questo periodo negli ultimi anni. Da una parte ci sono i medici che richiamano all'attenzione, dall'altra parte ci sono quelli che dicono che non è vero e la realtà purtroppo è sempre una triste verità. In questo periodo è inusuale perché è novembre e in genere si partiva un po' più avanti e invece anche quest'anno l'influenza parte prima".
"Bisogna vaccinare ancora di più - conclude Bassetti - bisogna arrivare alla fine del mese di dicembre quando avremo probabilmente il picco ad avere una percentuale ancora più alta di vaccinati. Consideriamo che l'obiettivo minimo dell'OMS è del 75% delle persone fragili e anziane, noi in Liguria oggi siamo intorno al 50% nella campagna dell'anno scorso, quest'anno speriamo di aumentare significativamente visto tutte le misure e anche gli sforzi che la politica ha fatto ascoltando il mondo della scienza".






