È scontro in consiglio comunale sul tema della sicurezza stradale e del numero delle vittime di incidenti in città. A sollevare la questione in Sala Rossa è stato il consigliere Sergio Gambino, già assessore alla Polizia Locale nel corso della giunta Bucci. In un’interrogazione a risposta immediata, Gambino ha chiesto delucidazioni a proposito dei numeri forniti negli ultimi mesi su incidentalità e decessi, numeri definiti discordanti e fuorvianti dal consigliere.
Secondo il consigliere, il trend consolidato degli ultimi sette anni, caratterizzato da una progressiva diminuzione delle vittime, si sarebbe interrotto bruscamente nel 2025. “Quest’anno aumenteranno i decessi sulle nostre strade a seguito di incidenti stradali e negli ultimi cinque mesi c’è stato un incremento esponenziale rispetto ai primi sei”.
Gambino contesta in particolare l’idea che gli incidenti siano in diminuzione: “Questo dato deriva solo dai rilievi della polizia locale, che oggi interviene solo in caso di feriti. Non perché gli incidenti siano diminuiti realmente, ma perché non vengono più rilevati come prima”. Il vero parametro affidabile, secondo l’esponente dell’opposizione, resta solo uno: “I morti, e quelli purtroppo sono aumentati”.
A rispondere è stata l’assessora Arianna Viscogliosi che ha fornito un quadro articolato dei dati relativi all’anno che sta per concludersi.
“Nel corso del 2025 - ha spiegato - si sono verificati tredici incidenti con esito mortale. Per correttezza, uno è venuto al di fuori del perimetro urbano, un decesso è stato quello dell’agente della Polizia Locale in servizio, un altro a trenta giorni dall’incidente quindi non conteggiabile nel contesto ISTAT mentre altri due sono stati malori”.
Cinque le vittime per il primo semestre, mentre otto sono quelle finora contate. Viscogliosi ha respinto l’idea di un’esplosione del fenomeno: “L’esponenzialità personalmente non si vede. Il quadro restituisce una sostanziale stabilità, con una lieve concentrazione nei mesi estivi e autunnali”. Nel corso del primo semestre, secondo i numeri forniti da Viscogliosi, le pattuglie impiegate sono state quasi diciottomila, nel secondo semestre (dati parziali) sono per ora tremila e seicento. Diverso è il caso dei controlli etilometrici, 2.600 nel primo semestre, 4.900 del secondo periodo, da maggio in poi. “I controlli sono aumentati - ha detto Viscogliosi - ma le sanzioni non sono cresciute in modo proporzionale, segno di un approccio preventivo efficace”. (136.000 nel primo semestre, 98.700 nel secondo periodo - non concluso).
Secondo l’analisi fornita dall’assessorato, le principali cause dei sinistri mortali sono distruzione alla guida, velocità non adeguata e mancato rispetto delle precedenze. La maggior parte delle vittime sono pedoni ultra 65enni, colpiti su tratti urbani rettilinei. Le condizioni meteo, nella quasi totalità dei casi, erano favorevoli e non sono emerse correlazioni significative con alcol o sostanze stupefacenti.
Nella replica finale, Gambino ha ribadito le proprie critiche: “Cinque morti in sei mesi e otto nei successivi cinque significa un aumento del 70%. Questo non può essere minimizzato”. Dubbi anche sui dati dei controlli etilometrici: “4500 controlli? Vorrei sapere quanti sono stati realmente fatti ai posti di blocco e quanti invece con il pretest a piedi nelle zone della movida”. “Per otto anni i morti sono sempre diminuiti - conclude -, fino all’arrivo di questa amministrazione. Se ora aumentano, forse è il caso di farsi una domanda sull’efficacia delle misure adottate”.






