Resta alta l’attenzione per il futuro dell’Ex Ilva e dello stabilimento di Genova.
A pochi giorni dal tavolo che si terrà nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in programma per venerdì 28 a Roma, a intervenire sulla questione è il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che ribadisce con forza la necessità di garantire la continuità produttiva del sito genovese e di tutelarne il ruolo strategico.
Nel corso dell’incontro, il presidente della Regione auspica che ci sia un mantenimento del polo di Genova per l’attività produttiva: “Non possiamo assolutamente rinunciare a questo”, afferma Bucci, chiarendo che la priorità resta la salvaguardia del comparto siderurgico ligure come pezzo fondamentale della filiera nazionale.
Il presidente non esclude, tuttavia, possibili scenari alternativi nel caso in cui l’unitarietà del polo siderurgico non fosse più sostenibile, ma precisa che l’opzione dello spezzatino viene vissuta come extrema ratio: “Certamente preferiremmo non separare tutto per dare forza all’acciaio d’Italia. Poi bisogna vedere. L’obiettivo numero uno è fare l’acciaio per l’Italia. Il nome vuol dire qualcosa: vuol dire essere in grado qui in Italia di fare tutto”.
Bucci sottolinea il ruolo centrale del Governo nelle decisioni strategiche, pur confermando che la Regione continuerà a esercitare una pressione politica costante per difendere Genova: “Il mio dovere è quello di spingere perché si possa continuare a lavorare a Genova. Poi non decido io, ovvio, ma vedo soluzioni possibili e positive”.
Sul fronte del dialogo istituzionale, il presidente rassicura anche sulla sinergia con il Comune:
“Non vedo alcun problema. In Comune la pensano esattamente come noi”.






