La pm Daniela Pischetola ha chiesto la condanna a sei anni e otto mesi, con il rito abbreviato, per Giuseppe Vadalà, 53 anni, il barbiere che lo scorso 28 febbraio ha sparato tre colpi di pistola contro il vicino e imprenditore edile Matteo Bo, 52 anni. L’aggressione è scaturita da una lite tra vicini per questioni di terreni confinanti.
La giudice Alice Serra ha rinviato al 12 gennaio la lettura della sentenza. Vadalà, assistito dall’avvocato Angelo Paone, era presente in aula e ha dichiarato di essere "profondamente dispiaciuto per quanto successo". Dopo l’arresto, lo scorso agosto era stato scarcerato e aveva ottenuto i domiciliari con braccialetto elettronico.
La vicenda risale a una mattina di fine febbraio in località Monte Pu, dove i rapporti tra i due erano già tesi per problemi di vicinato legati a immobili e terreni acquistati dal figlio di Vadalà da Bo, dove era stato realizzato un allevamento bovino. Durante la lite, Vadalà ha esploso i colpi di calibro 38 ferendo il vicino, per poi allontanarsi, fino a essere rintracciato dopo alcune ore dai carabinieri.






