Si fermano al campionato, e all'undici che ormai sembra essere diventato inevitabilmente quello titolare, ossia quello sceso in campo nelle scorse giornate, le buone risposte che la rivoluzione di Daniele De Rossi aveva fin qui portato.
E' infatti l'Atalanta ad avere vita facile in casa propria e regalarsi, con un 4-0 quasi stretto per il numero di occasioni create anche sfruttando una superiorità numerica per oltre un'ora di gioco, il quarto di finale di Coppa Italia dove affronterà la Juventus.
Eppure anche sponda Genoa qualcosa da raccogliere c'è nell'ottica con la quale la ciurma rossoblù si avvicinava all'appuntamento infrasettimanale, diventato prima sconfitta nella nuova gestione tecnica. Sono quelle indicazioni che ci si attendeva con l'impiego di chi finora aveva giocato meno, per capire, trovata ora una formazione “titolare” affidabile, su chi altro poter contare in caso di bisogno nel prosieguo del cammino. Almeno fino al mercato di gennaio.
E non sono senz'altro sembrate confortanti le risposte arrivate in quello che, a conti fatti, è stato un turnover abbastanza massiccio messo in campo dal tecnico ex Roma. Vasquez e Frendrup unici confermati dall'inizio, con Norton-Cuffy stavolta impiegato da “braccetto” difensivo affianco al lato di Otoa e davanti a Siegrist, oltre a Ellertsson, ancora nella posizione d'emergenza di esterno destro ricoperta anche col Verona. Masini e Stanciu vanno a completare la mediana, col rumeno parso l'ombra del giocatore intravisto in estate e agli esordi stagionali, mentre la bocciatura completa davanti va a un evanescente Carboni, di alcun aiuto al volitivo Ekhator.
Decisamente meno sperimentali le scelte di Raffaele Palladino, e la cronaca del match lo certifica con un assolo nerazzurro agevolato anche dall'espulsione di Fini, schierato quinto a sinistra, arrivata alla mezz'ora. Nel mentre la Dea era già passata avanti con Djimsiti al 19' su una tutt'altro che perfetta interpretazione difensiva su di un calcio piazzato avversario, chiudendo il primo tempo poi con un palo di Maldini e un'altra occasione divorata dall'ex Monza.
Ed è quest'ultimo a propiziare il raddoppio casalingo al 54', servendo al limite De Roon per la stoccata vincente che lascia poco scampo a Siegrist, scelto per sostituire Leali per la prima volta in stagione. Da lì cambiano gli interpreti, in campo per il Genoa si vedono anche Cuenca e Onana, tra gli altri, ma non cambia l'andazzo della gara che i bergamaschi mettono in ghiaccio verso il finale con un pezzo d'abilità in area di Pasalic (82') e la rete conclusiva in pieno recupero del fresco ex Ahanor (92') ancora su calcio piazzato e con un colpo di testa dove sono gli avversari dei rossoblù ad avere la meglio.
La testa ora va a Udine, dove lunedì prossimo alle ore 18 Vasquez e compagni dovranno cancellare l'inciampo odierno e continuare a trottare sui binari del campionato, ora unico obbiettivo su cui concentrarsi.
IL TABELLINO
ATALANTA-GENOA 4-0
Reti: 19' Djimsiti, 54' De Roon, 82' Pasalic, 91' Ahanor
Atalanta (3-4-3): Sportiello; Djimsiti (60' Brescianini), Hien, Kolasinac (60' Ahanor); Bellanova (74' Bernasconi), Pasalic, De Roon, Zalewski; De Ketelaere (60' Samardzic), Scamacca, Sulemana (21' Maldini).
A disposizione: Carnesecchi, Rossi; Kossounou, Musah, Lookman, Ederson, Scalvini, Krstovic.
Allenatore: R. Palladino
Genoa (3-5-2): Siegrist; Norton-Cuffy (78' Venturino), Otoa, Vasquez; Ellertsson, Masini, Frendrup (71' Onana), Stanciu (71' Cuenca), Fini; Carboni (46' Marcandalli), Ekhator (71' Ekuban).
A disposizione: Leali, Sommariva; Thorsby, Martin, Østigård, Vitinha, Colombo.
Allenatore: D. De Rossi
Arbitro: Perri di Roma
Note: al 39' espulso Fini (G)
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