Nella mattinata di oggi, personale della Digos della Questura di Genova, con il coordinamento della Procura della Repubblica e in raccordo con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha eseguito cinque arresti in flagranza differita nei confronti di soggetti appartenenti a frange ultras della tifoseria genoana. Gli indagati sono ritenuti responsabili dei disordini avvenuti domenica 14 dicembre, nelle ore precedenti l’incontro di calcio tra Genoa e Inter allo stadio Luigi Ferraris.
L’operazione è il frutto di un’attività investigativa immediatamente avviata dopo gli episodi di violenza, che ha consentito di ricostruire le singole condotte criminose e identificare i responsabili. L’indagine si è avvalsa dell’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadina e dello stadio, nonché della documentazione prodotta dalla Polizia Scientifica.
I cinque arrestati, tutti italiani e residenti in zona, hanno età compresa tra 23 e 47 anni. Tra loro, uno era già sottoposto a misura di sorveglianza speciale e gravato da avviso orale del Questore, un altro da DASPO Urbano, mentre gli altri risultano già noti per reati contro la persona, contro il patrimonio e contro la pubblica amministrazione.
Gli indagati sono accusati di travisamento con uso di caschi o cappucci, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e in concorso, violazioni della normativa sulle manifestazioni sportive e danneggiamento aggravato. Le immagini acquisite hanno immortalato uno degli arrestati mentre scagliava un cartello stradale contro gli agenti e gli altri mentre brandivano aste, bastoni e cinghie per colpire la polizia.
Le violenze sono state messe in atto con totale disprezzo per l’incolumità pubblica, tra veicoli e persone bloccate nella zona, con aggressioni anche ai veicoli pur di raggiungere gli operatori di polizia.
Gli arrestati sono stati trasferiti presso le case circondariali di Marassi e Alessandria. Le indagini della Digos proseguono per completare il quadro generale da trasmettere all’Autorità Giudiziaria. Si ricorda che il procedimento è in fase di indagini preliminari e per tutti vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.







