Attualità - 18 dicembre 2025, 13:08

Diga foranea, la Procura europea chiede archiviazione per Webuild e dirigenti

Tra gli indagati Pietro Salini e manager del gruppo, ma secondo l’EPPO non emergono elementi concreti per i reati ipotizzati

Diga foranea, la Procura europea chiede archiviazione per Webuild e dirigenti

La Procura europea (EPPO) ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova, che aveva coinvolto dirigenti e manager di Webuild e altri soggetti. Tra gli indagati figuravano l’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, il manager belga Jan Albert Vandenbroeck, Alberto Colosio, dirigente dell’ufficio gare di Webuild, e Pietro Salini, amministratore delegato della stessa società.

L’indagine riguardava inizialmente la gara per l’appalto della diga, poi trasformata in procedura negoziata, giudicata dall’Anac “viziata da numerose irregolarità amministrative e penali”. I reati ipotizzati erano turbativa d’asta, falso e malversazione.

Nell’ambito dell’inchiesta, Signorini era stato arrestato il 7 maggio 2024 per corruzione e aveva patteggiato una pena di tre anni e cinque mesi. La stessa strada è stata percorsa dall’imprenditore portuale Aldo Spinelli e dall’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Secondo la Procura europea, dagli accertamenti svolti non sarebbero emersi elementi concreti tali da configurare i reati ipotizzati nei confronti di Webuild e dei manager coinvolti. Tra le prove raccolte c’erano anche telefonate dell’allora governatore Toti in cui annunciava a Spinelli che a vincere l’appalto sarebbero stati Pietro Salini e le società Fincantieri, Fincosit e Sidra.

La procedura di gara è stata svolta senza garantire una effettiva concorrenza, ma ciò è avvenuto sulla base di norme di legge derogatorie ai principi generali, per effetto del crollo del Ponte Morandi”, spiegano i magistrati dell’EPPO. L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, aggiunge la Procura, “fa venir meno anche questa fattispecie che, al limite, si sarebbe potuta configurare con riferimento ad alcune condotte degli amministratori pubblici”.

Per quanto riguarda le possibili violazioni ambientali, le criticità riscontrate “potrebbero avere un rilievo quale violazione amministrativa”, ma non sarebbero di rilevanza penale.

L’indagine della Procura europea si conclude dunque senza ulteriori procedimenti nei confronti dei manager e delle società coinvolte.


 

Redazione

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