Si è rinnovato giovedì 18 dicembre, presso la sede di Confindustria Genova, l’appuntamento con la solidarietà e l’innovazione sociale. In occasione del Consiglio Generale di fine anno, è stata celebrata la ventunesima edizione del “Premio per esperienze di partnership sociali tra imprese ed Enti del Terzo Settore”, un’iniziativa promossa da Celivo e Confindustria Genova che mira a valorizzare le collaborazioni virtuose tra il mondo produttivo e il volontariato.
Il primo premio è stato assegnato al progetto “Inserimento Lavorativo per donne vittime di violenza”, frutto della sinergia tra il Centro Per Non Subire Violenza APS e Coop Liguria. Avviata a fine 2024, l'iniziativa si pone l'obiettivo di offrire un'indipendenza economica concreta alle donne che escono da situazioni di maltrattamento. I numeri del primo anno parlano chiaro: su dieci donne segnalate dallo Sportello Lavoro, quattro sono già state assunte e cinque sono risultate idonee.
Gabriella Grasso, Presidente del Centro, ha sottolineato come l'autonomia finanziaria sia un requisito fondamentale per ricostruire l'autostima e la propria vita. Sulla stessa linea Roberto Pittalis, Presidente di Coop Liguria, che ha ricordato l'impegno della cooperativa per la parità di genere e il sostegno a proposte di legge per un servizio sanitario psicologico pubblico. Il progetto è stato premiato con un assegno di 1.500 euro offerto da Bper.
Oltre al vincitore, una menzione speciale è andata a “Teatro senza barriere”, un modello inclusivo nato dalla collaborazione tra RP Liguria ODV (Associazione per la Retinite Pigmentosa) e il Teatro Nazionale di Genova. Il progetto punta a rendere il teatro accessibile a chiunque attraverso interventi strutturali, come un nuovo ascensore al Teatro Ivo Chiesa, e tecnologici, come le audiodescrizioni e i tour tattili per spettatori con disabilità visiva.
Quest'anno il premio ha registrato una partecipazione straordinaria: sono stati presentati 15 progetti, più del doppio rispetto alla scorsa edizione, coinvolgendo complessivamente ben 74 enti. La scelta del comitato paritetico si è basata su criteri rigorosi, tra cui l’efficacia, l’originalità, il valore sociale per gli stakeholder e la replicabilità del modello in altri territori. Come evidenziato da Nicoletta Viziano del comitato paritetico, l’iniziativa assume un valore ancora più profondo alla luce dei dati ISTAT, che contano quasi 6,5 milioni di donne vittime di violenza in Italia; un numero che impone di non rimanere indifferenti.
Tra le altre eccellenze candidate figurano progetti che spaziano dalla donazione di sangue in azienda (FIDAS e Poseico) alla formazione per l'integrazione (Pas a Pas e F.IRE Srl), fino al recupero dei beni nel Centro del Riuso (Assoutenti e AMIU Genova).






