"La presunta vittima deve essere ritenuta pienamente attendibile”. È uno dei passaggi centrali delle motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Tempio Pausania ha condannato Ciro Grillo e tre suoi amici per lo stupro di gruppo avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta di famiglia a Porto Cervo.
Le motivazioni, 72 pagine depositate ieri pomeriggio, sono state anticipate dal sito de La Repubblica e ricostruiscono nel dettaglio il percorso logico seguito dal collegio giudicante nel valutare il racconto della giovane che denunciò la violenza. Secondo i giudici, la versione fornita dalla ragazza risulta coerente, priva di contraddizioni sostanziali e supportata dagli elementi raccolti nel corso del processo.
Il 22 settembre scorso il collegio ha condannato Grillo jr, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria a 8 anni; a 6 anni e sei mesi invece Francesco Corsiglia.






