Un nuovo laboratorio per le autonomie e due nuove soluzioni di cohousing rafforzano la rete dei servizi a sostegno delle persone adulte con disabilità a Genova. Le strutture, presentate oggi, sono state realizzate in via Porro 5, dove trovano spazio sia il laboratorio sia una coabitazione – e in via Pastore, con un secondo cohousing. Un tassello che si aggiunge alle esperienze già attive in via Calamandrei, via Fiasella 3-4 e al laboratorio per le autonomie di via Pastore, con l’obiettivo di promuovere percorsi di vita indipendente e inclusione nei quartieri.
Le nuove aperture rientrano nel Progetto di Comunità QR Certosa-Campasso e sono frutto della collaborazione tra Comune, Municipi Centro Ovest e Valpolcevera, associazioni e terzo settore. Un modello di welfare diffuso e di prossimità, che punta a valorizzare competenze e potenzialità di ogni persona.
"Investire in autonomia significa investire in dignità, futuro e possibilità", ha dichiarato la sindaca Silvia Salis. "L’apertura di queste nuove strutture rappresenta un passo concreto nella costruzione di una città in cui nessuno resti indietro, in cui ogni persona, con le sue fragilità e le sue potenzialità, possa trovare spazi per vivere pienamente, crescere e contribuire alla comunità. È questa l’idea di welfare che portiamo avanti: diffuso, di prossimità, costruito insieme ai territori e ai soggetti del terzo settore. Le esperienze di cohousing e i laboratori per l’autonomia sono strumenti preziosi per restituire centralità alle persone e per rendere Genova una città più inclusiva, accogliente e accessibile".
Sulla stessa linea l’assessora al Welfare Cristina Lodi, che ha sottolineato il valore del lavoro di rete: "Queste nuove strutture sono il risultato di un lavoro di squadra tra istituzioni, associazioni del territorio e terzo settore, che si inserisce anche nel percorso del progetto di comunità QR code, con l’obiettivo di valorizzare le competenze e le potenzialità di ogni persona. Puntiamo su una rete di servizi inclusivi, affinché Genova sia sempre più una città capace di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. L’apertura di questi spazi è un segnale concreto di attenzione e investimento sul Welfare, per costruire una comunità più coesa e solidale". Lodi ha inoltre ringraziato Fondazione Compagnia di San Paolo per il supporto costante alle politiche sociali del Comune.
Per l’assessore alle Politiche della casa Davide Patrone, le nuove strutture rappresentano "un passo significativo nella strategia dell’amministrazione a sostegno delle persone adulte con disabilità, perché mettono a disposizione spazi accoglienti e inclusivi in grado di favorire l’autonomia, la socializzazione e la qualità della vita". "Questi progetti, realizzati grazie a una forte collaborazione con le associazioni del territorio e il terzo settore, sono il frutto di un lavoro condiviso e di una visione di welfare abitativo innovativa", ha aggiunto, ribadendo l’obiettivo di "costruire una rete di servizi capace di garantire dignità, opportunità e partecipazione attiva alla vita della comunità per ogni persona".
Dal territorio arriva il plauso dei Municipi coinvolti. Il presidente del Municipio Valpolcevera Michele Versace ha evidenziato come "l'apertura del laboratorio e di un cohousing in via Porro siano l'ulteriore segnale di una rinnovata e puntuale attenzione alle necessità verso chi vive situazioni di difficoltà", sottolineando il ruolo centrale del progetto QR CODE e la collaborazione tra Valpolcevera e Centro Ovest.
"Sono orgoglioso di questo nuovo traguardo raggiunto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la nostra delegazione e in piena coerenza con il mandato che portiamo avanti da sempre", ha commentato il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi. "Il benessere delle persone, in particolare di chi vive maggiori fragilità, è al centro della nostra azione. Il laboratorio per le autonomie di via Porro 5 e la nuova soluzione di cohousing rappresentano un ulteriore tassello nel percorso di inclusione sociale e di sostegno all’autonomia, favorendo indipendenza, socialità e crescita personale".
Nel concreto, le nuove soluzioni abitative offrono spazi pensati per favorire socializzazione, crescita personale e acquisizione di autonomie relazionali, abitative e socio-lavorative, oltre alla partecipazione attiva alla vita dei quartieri. Come per le altre esperienze di cohousing già attive, anche quelle di via Porro e via Pastore prevedono progetti personalizzati per accompagnare ogni persona nel proprio percorso di vita indipendente. Il laboratorio di via Porro, invece, fungerà da punto di riferimento sia per il cohousing adiacente sia per i quartieri di Certosa e Campasso, in connessione con la Casa di Quartiere.
Il laboratorio di via Porro è stato allestito con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, mentre le coabitazioni di via Porro e via Pastore sono state completate grazie alla Linea di investimento 1.2 della Missione 5C2 del PNRR.
Per informazioni: gestionedisabilita@comune.genova.it.









