Tecnicamente si chiama “teaser”, ovvero un annuncio pubblicitario anonimo, diretto a suscitare curiosità e aspettativa nei confronti di un prodotto che verrà nominato solo successivamente.
A livello pratico, il “teaser” con la scritta “Sorge a Levante” e l’immagine di un sole nascente è comparso sui giornali e sulle affissioni cittadine a più riprese, anche sugli spazi di grandi dimensioni.
Così la curiosità è montata a poco per volta: che cosa vorrà dire? Qualcuno ha pensato al Capodanno cinese, altri a una comunicazione politica, in particolare orientata al centrodestra (visto che i due municipi genovesi di Levante e Medio Levante sono rimasti a questo schieramento), altri ancora attendono la prossima puntata e i tempi maturi per conoscere ulteriori dettagli.
Ma è bastato chiedere un po’ in giro per svelare l’arcano: il “teaser” con la scritta “Sorge a Levante” è la nuova campagna pubblicitaria del gruppo Sogegross, il colosso della grande distribuzione che opera in città con le insegne di Basko ed Ekom. Sorge a Levante perché il prossimo supermercato a marchio Basko nascerà appunto a Levante, in via Carrara, grazie a un accordo raggiunto a suo tempo dall’azienda e dai Salesiani che prevedeva la messa a disposizione dello spazio dove un tempo sorgevano le strutture sportive del Don Bosco.
Al termine dei lavori, saranno creati parcheggi, il supermercato di Basko al piano strada e, sulla copertura, saranno “restituiti” al Don Bosco i campi sportivi. Ci sarà quindi, per i Salesiani, un importante sostegno economico alle loro attività, senza rinunciare a quello che era un fiore all’occhiello della struttura di via Carrara.
Ma, come spesso avviene, tra qualche intoppo e l’inevitabile burocrazia, i tempi si stanno allungando e quella che doveva essere una privazione momentanea dei campi sportivi sta diventando invece un’assenza molto più marcata. Il gruppo Sogegross non è ancora in grado di stabilire una data di inaugurazione, ma i lavori vanno avanti e, nel frattempo, si è pensato di far partire la campagna pubblicitaria. Senza eccessiva fretta, bensì con lo stratagemma del “teaser”, per incuriosire le persone.
Il progetto, autorizzato dal Comune di Genova nell’ottobre del 2023, prevede «la realizzazione di un nuovo edificio commerciale, emergente un piano fuori terra e destinato a media struttura di vendita, il cui accesso è previsto dalla via Carrara». Questo edificio, che ha una «superficie agibile complessiva pari a 2.904 metri quadrati, comprende, oltre alle relative pertinenze, due piani interrati di parcheggio pertinenziale e un’area sportiva in copertura». C’è la certezza, quindi, che gli spazi dedicati alle singole discipline, tra cui soprattutto il calcio, torneranno nella disponibilità dei Salesiani al termine dei cantieri: «L’area sportiva in copertura - si legge nelle carte di Palazzo Tursi - consisterà in due campi da calcetto a 5 con annesso un piccolo edificio con i locali a servizio dei campi, spogliatoi, deposito e servizi igienici. La copertura sarà accessibile sia dal cortile dell’Istituto dei Salesiani San Giovanni Bosco, mediante passerella pedonale, sia tramite un ascensore di collegamento tra i livelli dell’edificio».
L’operazione Sogegross è motivata dalla necessità da parte dell’Istituto Salesiano San Giovanni Bosco Opera Eugenio e Pierino Pretto (questo il nome completo) di sanare alcune situazioni finanziarie aperte. Supermercato, parcheggi e strutture sportive saranno infine completati da «un ulteriore spazio a servizio, consistente in un campo da bocce regolamentare aperto all’uso pubblico, che verrà posto nel distacco fra la nuova struttura e l’edificio, in continuità con il marciapiede; e una porzione a verde esistente, di circa novecento metri quadrati, con essenze di pregio di alto fusto, che verrà mantenuta e opportunamente riqualificata».
L’ultimo gestore degli impianti sportivi di Casa Pretto è stata la società The Shire. Sono stati loro, ad agosto 2023, a dover dare il triste annuncio alle famiglie: «Non abbiamo trovato altre strade per consentire alla nostra Casa Salesiana e al nostro Oratorio di sopravvivere, pertanto, con la certezza che ritorneremo più forti di prima e con strutture più moderne ed efficienti a servizio dei nostri ragazzi, dobbiamo momentaneamente interrompere le nostre attività calcistiche», era il senso del messaggio inviato. Quel «momentaneamente» sta diventando un tempo indefinito.






