Nel tardo pomeriggio di ieri, un detenuto di 28 anni, originario di Sassari, è stato salvato da un tentativo di suicidio all’interno del carcere di Marassi a Genova. L’uomo, recluso nella sesta sezione per reati di rapina e spaccio e con pena residua fino al 2026, ha tentato di impiccarsi, ma è stato prontamente soccorso dagli agenti della polizia penitenziaria.
Gli agenti hanno messo in sicurezza il detenuto e ne hanno disposto il trasporto in codice rosso all’ospedale San Martino di Genova. A darne notizia è Fabio Pagani, segretario della Uilpa polizia penitenziaria: "Con questo intervento è stata evitata la 74ª morte per suicidio nelle carceri italiane nel 2025, dopo l’ultimo episodio avvenuto a Pistoia. Ancora una volta la polizia penitenziaria ha salvato una vita".
Pagani ha denunciato le gravi criticità del sistema penitenziario: "Non è più tollerabile che, a fronte di un sistema in forte sofferenza, i poliziotti rischino persino conseguenze penali quando si verificano tragedie, come già accaduto nel dicembre 2024 presso il centro clinico di Marassi".
Secondo la Uilpa, episodi come quello di Genova evidenziano la necessità di interventi urgenti e strutturali: riduzione della densità detentiva, potenziamento degli organici, ammodernamento delle strutture, rafforzamento dell’assistenza sanitaria e riforme complessive del sistema carcerario. "Le carceri continuano a cadere a pezzi - conclude Pagani - e così non si può più andare avanti".






