“È giunta l’ora che Genova si erga a difesa contro quelle ‘azioni che ledono i diritti umani e civili che le autorità hanno il dovere di garantire’, come hanno chiesto cittadini e imprenditori del centro storico, ma sembra che la sinistra al governo della città si ricordi dei genovesi solo quando c’è da aumentare le tasse e non quando c’è da garantirgli i servizi” così l’On. Matteo Rosso, coordinatore regionale di FdI, commenta la lettera/appello che le associazioni hanno scritto al Comune sollecitando un intervento nei ‘vicoli di Genova’.
“La questione della legalità del centro storico è una questione annosa – prosegue Rosso – e noi con senso di responsabilità istituzionale abbiamo offerto alla nuova amministrazione l’idea di istituire una cabina di regia sul tema, ma come sempre le nostre proposte vengono ideologicamente bocciate. Oggi vediamo i nodi venire al pettine e alla Giunta Salis ricordiamo che uno dei suoi primi atti è stato quello di smantellare la Polizia Locale rimuovendo il Comandante Giurato. Un atto politico a cui è sopravvenuto poi lo stop alla sperimentazione di dotazioni ausiliari come il teaser”.
“Non bastano le letterine ben scritte, i video girati da ottimi registi e le copertine glamour per governare la città” fa eco al coordinatore regionale di Fratelli d’Italia la capogruppo in Comune Alessandra Bianchi che prosegue “ieri abbiamo richiamato alle sue responsabilità il Sindaco Silvia Salis che tace e si nasconde mentre Genova è protagonista sulle prime pagine della stampa nazionale ed internazionale con l’inchiesta che ha portato all’arresto Mohammed Hannoun. E così mentre Genova chiede più sicurezza de Reggio Emilia il Sindaco assenteista lancia l’appuntamento con la ‘pastasciutta antifascista’ sperando così di confondere le acque con l’ennesimo richiamo al passato mentre tace sul presente di Genova che vede un futuro di no e di tasse. Dispiace, poi, vedere che Salis risponda 48 ore dopo e dopo molte insistenze con minacce di querela verso la stampa, rea a suo avviso di aver falsificato notizie”.
“Sembra – aggiunge Bianchi – una rivisitazione della frase attribuita a Maria Antonietta: ‘I genovesi chiedono sicurezza. Dategli la pastasciutta antifascista”.
“Ci auguriamo – conclude l’On. Rosso – che Silvia Salis trovi il tempo di stare a Genova e pensare alla città dove è chiamata ad un lavoro di responsabilità e di amore per la città e non per fare passerelle mediatiche e lo dico mentre Salis è a Roma in udienza dal Papa, insieme a molti altri sindaci, al quale mi domando se abbia detto che ha sfrattato il Presepe dall’androne di Palazzo Tursi!”






