Sport - 29 dicembre 2025, 15:40

Genoa di fronte al tabù “Olimpico” giallorosso: con la Roma per chiudere il 2025 col botto servirà quasi un'impresa

Sfida dei grandi ex sulle panchine: Gasp recupera Dovbyk ma perde Baldanzi; per De Rossi dilemma tra attacco e difesa, dove scalpitano Ostigard ed Ekuban. La vittoria nella Capitale con la "Lupa" manca da oltre trent'anni

Vitinha, sarà lui il punto fermo nell'attacco rossoblù (foto Gabriele Siri)

Vitinha, sarà lui il punto fermo nell'attacco rossoblù (foto Gabriele Siri)

Non c'è certo timore di sbagliare se si vuole definire l'ultima partita del 2025 per il Genoa, quella di stasera tra panchine dei grandi amori passati ora incrociati contro la Roma, una sfida ai tabù. 

E' da oltre trent'anni infatti che il Grifone non conquista la piena posta in palio in casa giallorossa, che all'epoca non era nemmeno l'Olimpico bensì il Flaminio, ossia dalla stagione '89/'90. Allora fu Pato Aguilera a guidare i rossoblù di Franco Scoglio al successo per 1-0, e anche stavolta davanti sarà un elemento dinamico e fantasioso com'era l'uruguagio, ossia il ritrovato Vitinha, il punto di riferimento del 3-5-2 ormai marchio del De Rossi allenatore rossoblù, mentre il dubbio resta su chi lo affiancherà. Alla vigilia del match il tecnico ha speso parole di forte elogio per Ekuban, schierato titolare già contro l'Atalanta, ed è probabile che la scelta ricada sull'italo ghanese per cercare di sfruttare maggiormente la profondità rispetto alle doti fisiche di Colombo.

Importanti saranno anche, sempre dal punto di vista della fisicità, i recuperi di Thorsby, in squadra nonostante il problema alla spalla patito contro la Dea ma comunque in ballottaggio in mediana con Ellertsson, e soprattutto quello a pieno regime di Østigård: il difensore norvegese è tornato appieno nel gruppo e potrebbe essere alternativa a Marcandalli e non a Otoa al centro del terzetto difensivo composto con l'inamovibile capitan Vasquez. Ovviamente davanti a Sommariva, scelta obbligata in porta tra l'espulsione di Leali e l'infortunio di Siegrist.

Scelte tattiche che l'ex “capitan futuro” della Lupa ragionerà senza dubbio tenendo conto dell'avversario, guidato da quel Gian Piero Gasperini che dal 2018 non perde contro la sua ex squadra e ha messo a referto finora uno dei migliori avvii di stagione per i giallorossi nella loro storia recente. Numerose saranno le assenze per il tecnico di Grugliasco, tra Coppa d'Africa (fuori Ndicka ed El Aynaoui) e infortuni, con Dovbyk recuperato all'ultimo ma con Pellegrini e Baldanzi out, quest'ultimo per febbre. Davanti Gasp sembrerebbe così indirizzato a puntare contro un altro grande ex come Stephan El Shaarawy per affiancare un altro tabù, o forse meglio definirlo “bestia nera” del Grifone come Paulo Dybala.

Senza dimenticare chi dirigerà le operazioni sul terreno di gioco, ossia il signor Marco Di Bello della sezione di Brindisi. Col fischietto pugliese, il cui ultimo incrocio risale alla trasferta di Bolzano del maggio 2023 terminata 0-0, sono solo tre i successi rossoblù in quattordici precedenti, l'ultimo in trasferta addirittura contro il ChievoVerona nell'ottobre 2014. Da allora poche gioie, compresa quella gara contro i giallorossi col solare rigore negato a Pandev.

Insomma, segnali dal passato non proprio incoraggianti nel complesso come invece lo sono state le prestazioni contro Inter e Atalanta, nonostante gli zero punti raccolti. Da lì dovrà partire scendendo in campo il Genoa, senza dimenticare un momento non proprio positivo dei capitolini nelle ultime gare e un unico precedente che dà voglia di sperare in positivo: l'ultimo successo esterno con una “big”, risalente al 2023, è proprio con una romana – anche se non la Roma – all'Olimpico.


PROBABILI FORMAZIONI

Roma (3-4-3): Svilar; Mancini, Ziolkowski, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Dybala, El Shaarawy. Allenatore: G. Gasperini

Genoa (3-5-2): Sommariva; Østigård, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Ellertsson, Martin; Ekuban, Vitinha. Allenatore: D. De Rossi

Mattia Pastorino


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