Politica - 23 novembre 2021, 19:27

Variante di Vesima, l'assessore: "Non è cementificazione, ma valorizzazione", ma apre a possibili modifiche post voto (VIDEO)

"La variante è fatta per fasi, adesso c’è l’adozione, poi ci sono le osservazioni che noi recepiremo e conseguentemente si andranno a fare gli aggiustamenti del caso, qualora siano ammissibili”

Si tratta di valorizzare una collina che in questo momento è un insieme di aree dirute, edifici storici da ripristinare, di problematiche idrogeologiche e un’area che non ha la giusta accessibilità idrica ed elettrica”. Lo ha detto l’assessore all’urbanistica del Comune di Genova Simonetta Cenci nel lungo pomeriggio che porta alla discussione fiume sulla cosiddetta variante Vesima.

Per l’assessore, non si tratta quindi di una cementificazione, né tantomeno di una speculazione edilizia, ma una pratica che consentirà la valorizzazione della collina. “L’area necessita di una manutenzione che nessuno fa da quarant’anni”, continua l’assessore, che sottolinea a Vesima il futuro passaggio della Gronda, “Quindi sarà intasata anche di necessarie strutture e sovrastrutture, subirà una trasformazione molto importante e bisogna fare in modo che quest’area venga valorizzata. Ci è stata proposta questa variante, di valorizzare ciò che esiste già sull’area, quindi circa 6mila metri quadrati di costruito che esiste già sull’area, e circa altri 2mila metri quadri di edifici diruti, e poi ci è stato chiesto di poter costruire 0,01 metri quadrati sul lotto di 65 ettari, nel quale si potranno costruire 6500 metri quadrati di nuova edificazione residenziale”.



La nuova edificazione ha fatto scattare le polemiche. Il Partito Democratico ha presentato 238 emendamenti, il capogruppo Alessandro Terrile ha consegnato al sindaco Marco Bucci il premio ‘Cazzuola 2021’.

Il Comune va avanti nonostante i pareri di Regione, Città Metropolitana e Soprintendenza, che hanno richiesto modifiche alla variante al Puc, su cui l’assessore Cenci apre: “In questo momento stiamo facendo la prima parte della variante. Lo scopo della vas è quello di ricevere pareri utili e propedeutici per far sì che in futuro la variante venga analizzata già avendo inserito all’interno dei documenti, con anche dei pareri atti a modificare e plasmare il progetto, proprio su questi pareri, che noi abbiamo chiesto volutamente alla Città Metropolitana e alla Regione”.

"Anche i contadini della Vesima sono stati ascoltati, - continua Cenci - abbiamo recepito tutti i loro input, ci sono progettisti della proprietà che stanno filtrando ciò che sono le richieste per far sì che il progetto possa essere accettato. La variante è fatta per fasi, adesso c’è l’adozione, poi ci sono le osservazioni che noi recepiremo e conseguentemente si andranno a fare gli aggiustamenti del caso, qualora siano ammissibili”.

Questa non è una variante, è il tradimento di tutti i documenti di pianificazione degli ultimi trent’anni”, ha commentato il capogruppo del Pd Terrile. “Oggi tradendo questi principi il comune dice che nelle zone agricole si potrà costruire villette che diventano funzionali a sviluppare l’agricoltura. È una balla colossale che serve a nascondere una speculazione edilizia nuda e cruda. Peraltro l’unico proprietario prova da trent’anni a convincere il Comune a modificare la destinazione d’uso, non c’è mai riuscito perché ha trovato amministrazioni di centrosinistra che gli hanno sempre detto di no, oggi la giunta Bucci gli dice di sì, probabilmente per interessi reconditi che cercheremo di fare emergere nella discussione lunghissima di oggi”.

E’ una battaglia lunga e importante per la città. – ha commentato la consigliera Pd Cristina Lodi Io in aula ho detto che avevo un po’ il magone perché ci sono passaggi che si comprende siano irreversibili, poi c’è la giunta che dice che si potranno fare ulteriori variazioni, ma non si comprende perché non siano state fatte prima, perché non sia stata ascoltata la popolazione, non siano state ascoltate le associazioni. Le proposte c’erano, si poteva fare diversamente, ma penso che loro vogliano fare così”.

In aula rossa oggi sono arrivati i cittadini di Vesima, compresi i rappresentanti del comitato che hanno annunciato battaglia legale. Presente anche l’assessore al territorio del settimo municipio Matteo Frulio.

Non c’è stato un passaggio con il territorio - ha commentato - che consentisse al municipio di prendere posizione, e in secondo luogo ci sono punti ancora non chiari, come la destinazione di queste pertinenze verdi a uso agricolo, cosa abbastanza incongrua perché le attività agricole vengono fatte da aziende agricole, non si può considerare un orto pertinenziale di casa, come effettivamente attività agricola. Questo è il punto che rende fragile una delibera che oggettivamente ha grossissimi problemi. Dal nostro punto di vista si vuole mascherare un progetto edilizio con un progetto di riqualificazione ambientale”.


Francesco Li Noce


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