Il consiglio comunale è a porte chiuse e fuori palazzo Tursi scatta la protesta di un centinaio tra abitanti di Sampierdarena, attivisti, comitati, Legambiente ed esponenti politici di Comune e Regione contro lo spostamento dei depositi chimici da Multedo a ponte Somalia.
Oggi la seduta è dedicata esclusivamente alla questione petrolchimico, ma, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente del consiglio comunale Federico Bertorello, la discussione si terrà a porte chiuse, ufficialmente a causa dell'aumento dei contagi, ma la tempestività con cui è stata presa la decisione di escludere la seduta al pubblico ha fatto scatenare la protesta.
Il documento che andrà oggi in votazione è stato firmato da tutti i consiglieri di minoranza, a eccezione di Italia Viva, ed è finalizzato a impegnare sindaco e giunta "ad attivarsi presso Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e presso il Commissario del 'Programma Straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto' ex art. 9 bis Legge 130/2018 affinché subordinino ogni decisione circa il
trasferimento dei depositi costieri ad un confronto con i cittadini genovesi, i Municipi interessati, gli operatori economici portuali, le organizzazioni sindacali e le Istituzioni competenti;
− a prendere in considerazione, alla luce dell’opportunità di utilizzare il contributo pubblico di 30.000.000 inserito nel citato Programma Straordinario, destinazioni alternative a Ponte Somalia, che per maggiore distanza dalle abitazioni e minore interferenza con le attività portuali esistenti garantiscano maggior tutela della sicurezza e lo sviluppo dello scalo genovese;
− a riferire in apposita commissione consiliare da tenersi entro il 31 gennaio 2022, con l’audizione dei Municipi interessati, dei rappresentanti degli operatori economici e delle organizzazioni sindacali, e delle Istituzioni competenti (Autorità di Sistema Portuale, Regione Liguria, ARPAL, ASL3, Vigili del Fuoco, ENAC, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile)".