“I sindaci non si dividono sulla base delle ideologie, ma si dividono in sindaci bravi e meno bravi e mai come in questo momento Genova ha avuto la fortuna di trovare un sindaco che, diciamolo, 5 anni fa ci ha sconfitto, ma di cui abbiamo riconosciuto la qualità, la competenza, e anche la visione per i prossimi anni”. Inizia con queste parole l’intervento di Matteo Renzi al Galata Museo del Mare, in occasione della presentazione del suo libro “Il Mostro”. “Sono a Genova per motivazioni diverse, oggi con Lella Paita abbiamo portato avanti una bellissima iniziativa: siamo stati al porto per fare un ragionamento con alcuni operatori dell’economia del mare. È un tema che sta crescendo in modo incredibile, e fa di questa città una capitale della Blu Economy, un pezzo della crescita del paese. Bisogna che i soldi del Pnrr vengano spesi bene.”
Davanti a una platea particolarmente numerosa e calorosa, l’ex premier approfitta del viaggio genovese affrontato per presenziare in tribunale all’udienza che lo vede coinvolto per rinnovare il sostegno alla candidatura di Marco Bucci, che Italia Viva ha deciso di appoggiare nella corsa alle prossime amministrative.
“Se ci pensate è un paradosso che questa città abbia un deficit infrastrutturale a causa di responsabilità diffuse e stratificate nel corso degli anni, e a cui le amministrazioni stanno cercando di porre rimedio.Sono orgoglioso di venire qua e vedere i lavori sul Bisagno: ricordo che nel 2014 abbiamo messo i denari per ripartire, lo scolmatore credo sia ancora in fase di risoluzione di qualche problema amministrativo. A Genova il problema è che c’è bellezza diffusa e contemporaneamente una grande difficoltà a raggiungerla, e questa è un’assurdità. Genova è collegata al mondo col suo porto, il tema infrastrutturale è cruciale”.
L’intervento del leader di Italia Viva spazia da Genova al conflitto in Ucraina “C’è un cambiamento d’epoca, e i politici dovrebbero rendersi conto di cosa sta accadendo fuori, invece di pensare ai like sui social”.
Raccontanto il suo libro, Renzi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Il Mostro inizia con una frase “Io sono una persona felice”. Non sopporto le vittime, nella vita ho fatto tante cose belle e tante ne voglio fare, non voglio fare l’elenco dei giudici che sono contro di me, voglio raccontare cosa mi è accaduto perché quello che è accaduto a me non accada ad altri. Leggete questo libro con un po’ di Maalox”. Tema portante de “Il Mostro” sono le accuse che gli sono state rivolte dalla Procura di Firenze, passando dall'arresto dei genitori, il sequestro dei cellulari degli amici non indagati, la diffusione di lettere private, gli estratti conto controllati e pubblicati.
Una ricostruzione dei fatti e del funzionamento della giustizia condita da fake news.
“Se fosse successo a un cittadino normale anziché a me come sarebbe andata”?
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