Eventi - 23 febbraio 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 24 e domenica 25 febbraio

Il Carlevâ Recchelin e la Tombola de Carlevâ a Recco, le visite guidate a Villetta Di Negro, 'Antonio e Cleopatra' di Shakespeare al Teatro Ivo Chiesa, le mostre d'arte e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 24 e domenica 25 febbraio

EVENTI

CARLEVÂ RECCHELIN

Domenica 25 febbraio  

Ritorna a Recco l'imperdibile appuntamento con il Carlevâ Recchelin. L'evento segue la tradizione del rito Ambrosiano, seguito a Recco dalla notte dei tempi, in ricordo del dominio dei Vescovi Milanesi. Appuntamento domenica 25 febbraio dalle 14:15 sul Lungomare Bettolo e sfilata in maschera per le vie cittadine con musica, animazione, coriandoli e dolcetti. Una festa che coinvolgerà tutto il borgo con tante sorprese e le immancabili pentolacce a scandire il percorso dell'allegro corteo: previste ben cinque pentolacce in via Trieste, via Vittorio Veneto, via Liceti, Valleverde e Lungomare.

Sabato 24 febbraio alle ore 20:30, presso la Sala Polivalente Franco Lavoratori, la Pro Loco grazie alla collaborazione attiva del comparto commerciale e con la collaborazione del Comune, organizza la Tombola de Carlevâ.

Informazioni: https://www.facebook.com/prolocorecco.

CARNEVALE CAMOGLIESE 2024

Sabato 24 febbraio

Torna il Carnevale Camogliese, organizzato dall'Associazione Culturale San Fortunato con il patrocinio del Comune di Camogli!

L'appuntamento è fissato per Sabato 24 Febbraio, con partenza dalla piazza del Comune intorno alle ore 14.00. La festa si snoderà attraverso le vie di Camogli e terminerà sulla quadrata sopra ai Bagni Miramare. Carri allegorigici, cinque pentolacce (di cui due dedicate ai bimbi più piccoli), coriandoli, musica e merenda finale per i bambini.

Nel caso di condizioni meteo avverse, l'evento potrebbe essere rimandato. Info: https://www.facebook.com/events/1368584227098597?ref=newsfeed

VISITA GUIDATA - VILLETTA DI NEGRO BALUARDO DI NATURA E CULTURA 

Sabato 24 febbraio

In occasione della Giornata internazionale della Guida turistica, il 24 febbraio a Genova sono previste visite guidate gratuite a cura dell’Associazione Guide turistiche della Liguria, in collaborazione con ASTer, per far scoprire ai cittadini e ai turisti Villetta Di Negro. La visita, denominata per l’occasione “VILLETTA DI NEGRO BALUARDO DI NATURA E CULTURA - Storie di alberi, mura, uomini e donne nella scenografica espansione ottocentesca della città” è finalizzata alla raccolta di offerte libere per la realizzazione di targhette descrittive da apporre ad alberi cittadini significativi, che verranno indicati da ASTer. 

L’appuntamento, per chi volesse partecipare, sarà all'ingresso del giardino di Villetta Di Negro, Piazza Mazzini.

- Orari delle visite: 14.30, 15.00, 15.30, 16.00. Durata un’ora ca.

- Prenotazione obbligatoria: info@associazioneguidege.com, 335.8445391 (Anche su Whatsapp).

MUSICA E TEATRO

GIOVINETTE - LE CALCIATRICI CHE SFIDARONO IL DUCE

Fino al 25 febbraio 

Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete.

Gli organi federali in principio assecondarono l’iniziativa, consentendo loro di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre dovevano usare un pallone di gomma e non di cuoio, indossare la gonna non i pantaloncini, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive”.

Nonostante ciò la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costrinse a smettere di giocare.

La loro fu una sfida al loro tempo, al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista.

 Di questo pugno di ragazze, che a loro modo sfidarono il Duce e la cultura del loro tempo, alcune si riciclarono in altri sport, altre uscirono dalla storia, altre ancora entrarono in una storia più grande, partecipando dieci anni dopo alla lotta partigiana.

La loro epopea è raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, ci mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.

Informazioni e biglietti: https://teatrodellatosse.it/eventi/giovinette-le-calciatrici-che-sfidarono-il-duce/

ANTONIO E CLEOPATRA

Fino al 25 febbraio

Un amore potente e impetuoso che s’intreccia al dramma politico, alle ragioni del potere è al centro di Antonio e Cleopatra, capolavoro di William Shakespeare nel quale, secondo molti studiosi, il Bardo tocca le più alte vette poetiche, in scena al Teatro Ivo Chiesa da giovedì 22 febbraio.

Un’opera raramente rappresentata in Italia che Valter Malosti, direttore di ERT - Emilia Romagna Teatro, ha scelto di portare in scena curandone la regia e, insieme a Nadia Fusini, anche la versione italiana e l’adattamento, proseguendo il proprio percorso shakespeariano dopo gli spettacoli Shakespeare / Venere e Adone, Lo stupro di Lucrezia, Amleto e Macbeth.

Nei panni dei due protagonisti lo stesso Malosti e Anna Della Rosa, interprete pluripremiata, già finalista ai Premi Ubu 2021 come miglior attrice per il ruolo della regina d’Egitto in Cleopatràs di Giovanni Testori. Con loro, un ampio cast che vede insieme attrici e attori affermati e giovani talenti.

Antonio e Cleopatra va in scena al Teatro Ivo Chiesa da giovedì 22 a domenica 25 febbraio. Giovedì e sabato lo spettacolo inizia alle ore 19.30, venerdì alle 20.30 e domenica alle ore 16.

Info e biglietti: www.teatronazionalegenova.it 

PANICABARET

Sabato 24 febbraio

“Durante la pandemia è nata la necessità di confrontarsi con le bestie che si hanno dentro. Bestie fragili e bestie forti. E il teatro aiuta ad indagare il desiderio di far incontrare la parte umana e la parte bestiale in modo che si possano confrontare, che si possano in qualche modo anche amare.” Con questa parole Chiara Migliorini, regista e attrice della compagnia teatrale Lotus di Follonica, presenta “Panicabaret”, l’ultimo spettacolo della trilogia nata durante l’isolamento della pandemia, e che per la prima volta sarà a Genova, sul palco del Teatro dell’Ortica.

“Questo spettacolo affronta il tema della paura più grande di tutte – spiega Migliorini – vale a dire quella della fine. E per farlo ho messo allo stesso tavolo tutti i mostri che sono venuti fuori in un periodo estremamente buio e di fargli dialogare insieme”. E per farlo il Teatro dell’Ortica ha predisposto una particolare disposizione della propria sala, per permettere al pubblico di esplorare questa performance teatrale unica e rara: “Il testo che è nato dalla nostra ricerca è fatto apposta per essere rappresentato in spazi in cui ci si possa spostare, esattamente come in un appartamento, con il pubblico che si muoverà all'interno degli spazi del Teatro dell'Ortica e incontrerà probabilmente i propri mostri. Starà poi ad ognuno decide se attivare un dialogo oppure no”.

Con “Panicabaret”, la stagione teatrale del Teatro dell’Ortica, titolata simbolicamente Equinozi, entra nel suo vivo con uno degli appuntamenti più attesi e sicuramente unici nel panorama teatrale di ricerca. Per questo motivo tutta la giornata sarà dedicata a questo importante “passaggio”, con un workshop dedicato al “Teatro dei mostri”, condotto dalla stessa Chiara Migliorini: un laboratorio di drammaturgia fisica sul tema del mostruoso. Un percorso di teatrodanza strutturato attraverso un training e momenti di composizione e improvvisazione, e che proporrà stimoli per indagare la parte irrazionale e onirica dell’animo umano: i desideri, gli istinti, le paure. Il workshop si terrà negli spazi del Teatro dell’Ortica, in via Allende 46, dalle 10 alle 16. 

E poi lo spettacolo in doppia replica alle 18.30 e poi alle 20.30. Una scelta fatta per avere un numero limitato ed esclusivo di spettatori che in questo modo potranno immergersi appieno in questa ricerca del profondo, nel profondo e con il profondo. “Il teatro viene sezionato come spazio e attraversato fin nel suo punto più abissale – conclude Chiara Migliorini - in un gioco continuo dove il guardare e l’essere osservato rappresentano la tensione e l’adrenalina che trasportano lo spettatore in un mondo onirico o oscuro in cui donare desideri e timori”.

LA VALIGIA DEI RICORDI. VOCI E TESTIMONIANZE DALL'ESODO

Sabato 24 febbraio

Andrà in scena sabato 24 febbraio, alle 17.30 all'Auditorium San Francesco, lo spettacolo “LA VALIGIA DEI RICORDI. Voci e testimonianze dell'Esodo”, presentato dall’associazione culturale THE HUB-Aps per Teatri di Levante e dall’assessorato alla cultura del Comune di Chiavari, in occasione della Giornata del Ricordo. Una produzione di Enrico Carretta, drammaturgia di Andrea de Manincor  e Giulia Cailotto, in scena Andrea de Manincor, Giulia Cailotto e Sabrina Modenini. 

“La Valigia dei Ricordi fa parte del progetto Memorie del novecento, di cui a Chiavari sono stati già realizzati Mio Padre, Un Magistrato e Questo è Stato - spiega la coordinatrice Carmen FalconePartiamo da qui per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Per loro, e per le nuove generazioni, è stato pensato questo spettacolo. Le storie di oltre 300 mila persone che scelsero di partire, ma anche di quelle che restarono, sono al centro dei racconti che andranno in scena sabato. Da questa valigia di ricordi, una volta aperta, verranno presentati volti senza nome, un'umanità abbandonata al proprio destino. Per comprendere ciò che è accaduto e mantenerne viva la memoria, per non dimenticare mai - aggiunge - Vogliamo anche rendere omaggio a Sergio Endrigo, istriano di Pola che fu costretto ad abbandonare la città natale insieme alla madre e a trasferirsi, come profugo, prima a Brindisi e poi a Venezia. Il cantautore, adottato da Venezia e successivamente apparentato alla cosiddetta scuola genovese, raccontò questa vicenda anni dopo, nella sua struggente canzone intitolata 1947, in seguito cantata anche in lingua friulana”.

Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

BARBASOPHIA in "TRA CIELO E TERRA – UNA FENOMENOLOGIA DEL CALCIO"

 

Domenica 25 febbraio 

Domenica 25 febbraio al Teatro del Ponente in scena  Tra cielo  e terra : una fenomenologia del calcio, di e con  Matteo Saudino, professore, attivista scrittore, noto per aver ideato  BarbaSophia, il canale YouTube che  approfondisce filosofia e storia in rapporto  con il  contemporaneo.

E ad intrecciarsi  con la filosofia  sarà questa volta  lo sport piu’ amato dagli italiani! Cosa c’entrano Platone e Thomas More con Zeman? E Allegri e Mourinho con Aristotele? Per non parlare di Spinoza con Guardiola, Conte con Nietzsche e Sacchi con Marx?

Se è vero, come afferma Mourinho, che chi conosce solo di calcio non sa niente di calcio è forse altrettanto vero che chi non conosce nulla di calcio si perde un punto di vista da cui osservare le tante cose del mondo. Gli allenatori con le loro idee di gioco e con il loro modo di mettere in campo e guidare la squadra elaborano delle filosofie, ovvero delle interpretazioni della realtà.

“Tra cielo e terra  - Una fenomenologia del calcio” è un viaggio che racconta  lo sport più amato dagli italiani come non lo abbiamo mai visto , per scoprire  se siamo  allievi di Conte o Zeman, di Allegri o Guardiola. 

TUTTE LE CITTA' HANNO LO STESSO CIELO - CONCERTO DI MICHELA CENTANARO 

Sabato 24 febbraio

Anticipata dagli appuntamenti per i bambini, la stagione di “Lunaria a Levante” entra nel vivo con il programma principale che, tra musica e prosa, accompagnerà il pubblico fino a primavera inoltrata abbracciando i palchi del centro e del levante cittadino, toccando anche location insolite e inattese, nell’attesa di poter finalmente tornare, in un prossimo futuro, nella sua casa al Teatro Emiliani di Nervi ancora in ristrutturazione.

Il primo appuntamento è per sabato 24 febbraio alle ore 21 all’Auditorium Montale del Carlo Felice con “Tutte le città hanno lo stesso cielo”, concerto della chitarrista classica Michela Centanaro del suo ensemble composto dalle cantanti Armanda De Scalzi e Maria Giulia Mensa, dal polistrumentista Julyo Fortunato e da Franco Avran nella veste di voce recitante in quello che è un viaggio nella storia della canzone italiana e internazionale, scandito da riflessioni sulle partenze, il ritorno, l’arrivo, la lontananza, la bellezza, la diversità delle città accomunate dallo stesso cielo: dalla “Rimini” di Fabrizio De André alla “Bologna” di Francesco Guccini, dalla “Napule è” di Pino Daniele alle “Vacanze romane” dei Matia Bazar per poi “Volare” con Domenico Modugno verso “Il cielo” di Renato Zero e quello cantato dai Beatles, in “Lucy in the sky with diamonds”, o dai Pink Floyd in “Goodbye blue sky”.

MOSTRE E MUSEI

LIBER. PAGINE RUBATE E RITROVATE

Fino al 17 marzo

Dal 9 febbraio al 17 marzo 2024, Palazzo Ducale di Genova ospita la straordinaria mostra "LIBER. Pagine Rubate e Ritrovate", un'affascinante esplorazione di libri e manoscritti illecitamente sottratti e successivamente recuperati grazie all'impegno dei Carabinieri e della Soprintendenza.

L'esposizione, organizzata in collaborazione con l'Università di Genova, fa parte delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023 e offre al pubblico l'opportunità di ammirare oltre trenta opere che spaziano dal XIV al XX secolo. Tra i pezzi in mostra, spiccano manoscritti miniati pergamenacei del XIV secolo, un'incunabolo del 1482 rappresentante la prima edizione a stampa degli Elementi di geometria di Euclide e l'Intabolatura di liuto (1561) di Giacomo Gorzanis.

La mostra offre un viaggio cronologico attraverso opere rare e preziose, inclusi testi con tavole architettoniche come il "Vitruvio" del 1511 e l'Idea dell'architettura universale di Scamozzi del 1615. La rassegna si conclude con due imponenti edizioni bodoniane del 1796 e 1806, tra cui il Cyperus Papyrus di Domenico Cirillo e l'Oratio Dominica in CLV linguas versa, contenente la traduzione della preghiera del Padre Nostro in 155 lingue.

THE LIBRARY AT NIGHT

Fino al 3 marzo

La mostra “The library at night, visitabile a Palazzo Lomellino in via Garibaldi, prende le mosse dal libro di Manguel ‘La biblioteca di notte’: l’autore diventa voce narrante dei racconti che si materializzano davanti agli occhi dei visitatori grazie ai visori, mostrando uno spazio come non era mai stato immaginato prima.

Un’esposizione non convenzionale in cui la tecnologia entra per la prima volta in uno dei palazzi dei Rolli diventando uno strumento di accesso alla cultura.

Dieci viaggi in altrettante biblioteche, a volte non più esistenti, o mai esistite, altre volte luoghi di cruciale importanza ma geograficamente distanti e quindi spesso inaccessibili, saranno il percorso costruito tramite un linguaggio moderno capace di incuriosire visitatori di tutte le età.

Info: https://www.palazzolomellino.org/

STEVE MCCURRY - 'CHILDREN'

Fino al 10 marzo

La potenza evocativa delle immagini non ha mai avuto bisogno di parole. Lo sa bene il fotografo Steve McCurry, che ha dedicato gran parte della sua vita a immortalare istanti, sguardi, vita. 

Cento dei suoi scatti dedicati all’infanzia saranno ammirabili a partire da domani, sabato 25 novembre, e fino al 10 marzo, nella mostra ‘Children’ allestita nel Sottoporticato di Palazzo Ducale.

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino a maggio

Dal 2 Dicembre nella prestigiosa location di Porta Siberia la Museum Events Group apre al pubblico la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

CALVINO CANTAFAVOLE

Fino al 7 aprile

Duecento opere tra dipinti, fotografie, video, libri e illustrazioni per dare forma all’universo immaginario e fantastico che Italo Calvino ha creato nel corso della sua carriera saranno visibili da domani, domenica 15 ottobre, e fino al 7 aprile 2024 a Palazzo Ducale per la nuova esposizione ‘Calvino Cantafavole.

Nel centenario della nascita dello scrittore ligure e nell’anno in cui Genova è la Capitale italiana del libro, la mostra rappresenta un omaggio necessario a una delle figure letterarie e artistiche più impattanti del Novecento e fonda le radici della narrazione centrando il focus sulla fiaba e il fantastico, temi portanti del lavoro di Calvino.

LIVING THROUGH PAINT(ING) - PART II

Fino al 31 marzo

Al Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce fino al prossimo 31 marzo è visitabile la mostra Living through paint(ing) - Part II, un’esposizione di nuovi dipinti e lavori su carta di Richard Gorman che, dal 2 febbraio al 31 marzo, sarà visitabile anche al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone

La mostra, realizzata in collaborazione con la Hugh Lane Gallery di Dublino, intende approfondire l'interazione tra colore e forma nei suoi lavori. Con questo nuovo corpo di opere, infatti, Richard Gorman trasforma i suoi dipinti in un'arte spaziale, fatta di contorni, frammentazioni e sovrapposizioni, creando l'illusione di uno spazio che prende costantemente forma e si anima attraverso il colore.

Le campiture di colore di Gorman si spostano e mutano da un'opera all'altra in stretta correlazione con lo spazio espositivo del Museo di Villa Croce. Parallelamente, un'installazione di opere di carta giapponese fatte a mano aprirà un dialogo con la collezione permanente del Museo E. Chiossone, accompagnata da un video di presentazione sulla sua pratica artistica e il legame con la tradizione giapponese della fabbricazione della carta.

 Richard Gorman (nato nel 1946 a Dublino) vive e lavora a Dalkey, Dublino (Irlanda). L'approccio di Gorman alla pittura si ispira ai luoghi che ha visitato e da cui è stato influenzato fra cui Milano, dove ha vissuto saltuariamente per molti anni, e il Giappone, patria della fabbrica di carta a conduzione familiare che ha visitato per oltre 30 anni per produrre la sua carta kozo washi fatta a mano.

IL RISORGIMENTO A FUMETTI

Fino al 15 giugno

Il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano ospita la mostra "Il Risorgimento a fumetti”, un tuffo nel passato per un appuntamento da non perdere. Un viaggio affascinante attraverso il mondo dei fumetti contemporanei, un racconto visivo appassionante delle epiche vicende della storia italiana e dei suoi indimenticabili protagonisti.

L’esposizione è incentrata sulle straordinarie tavole di talentuosi fumettisti, tra cui Dante Erasmo Spada, gli Esposito Bros, Tuono Pettinato, Fabrizio De Fabritiis, Alfredo Castelli e Stefano Vietti, Francesco Artibani, Giorgio Cavazzano, Marco Gervasio, Alessandro Sisti, Marco Bosco, Paolo Mottura, Andrea Guglielmino e Corrado Mastantuono. Artisti che hanno dato vita alle storie che potete vedere oscillando tra parodia, racconti ucronici e ricostruzioni storiche.

La mostra è integrata con autentici tesori provenienti dal Museo del Risorgimento, includendo oggetti preziosi, opere d'arte, documenti storici e cimeli appartenuti agli indomiti personaggi che hanno plasmato il destino della nostra nazione. Un ricco apparato didascalico, svolgendo una duplice funzione, ti guida attraverso la comprensione tecnica e stilistica delle opere esposte, nonché nell'approfondimento storico delle eroiche gesta narrate nei fumetti e negli oggetti in mostra.

Questa straordinaria esposizione mira a rendere attuali gli eroi della nostra patria e le loro imprese, comunicando in modo coinvolgente con un vasto pubblico. Con un approccio inclusivo pensato anche per le famiglie, i bambini e gli adolescenti, la mostra offre un'inedita prospettiva.

QUI NON C'E' NIENTE DA LEGGERE

Fino al 30 marzo 

Ha inaugurato giovedì 11 gennaio al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, e sarà visitabile fino al 30 marzo, la mostra "Qui non c’è niente da leggereun percorso espositivo dedicato al libro d’artista, genere multiforme e complesso che ha dat vita a un importante filone espressivo tra anni Sessanta e Ottanta del Novecento.

Si inseriscono in questo arco cronologico i libri esposti, che provengono da alcuni archivi cit­tadini a dimostrazione di un dinamismo tutto genovese nel partecipare alle vicende più avanzate dell’arte contemporanea.

Il libro d’artista è un oggetto ambiguo, non sempre adatto alle mensole di una libreria, inquieto tra i di­pinti e le sculture di un museo. È difficile da definire, a volte rispetta la struttura dell’edizione tradizio­nale, a volte espande le possibilità di tecniche e materiali fino a diventare quasi irriconoscibile. 

In mostra ci sono libri che non si possono sfogliare come quello in pietra onice di Mirella Bentivoglio o i Racconti non raccontati di Li Chi Choi.

Sono presenti libri visuali che escludono l’alfabeto in favore delle immagini, come The Reader di Coco Gor­don, Pieces of reality di Philip Corner, Forsenic Places di Berty Skuber, ma non mancano esemplari che prediligano la parola scritta, la quale tuttavia, frammentata e reinterpretata diviene quasi illeggibile. È il caso di Libro fatto con le forbici di Corrado D’Ottavi o di The Paper Snake di Ray Jhonson. 

Ci sono anche libri che più tradizionalmente abbracciano la scrittura: Obsoleto è un “ro­manzo di” Vincenzo Agnetti, Joseph Kosuth affida al libro Function Funzione Funcion Fonction Funktion un’investigazione sulla natura linguistica dell’arte, Wolf Vostell in Happening Calvario trascrive la crono­logia di una giornata riportando luoghi, azioni e orari, così da trasformare l’atto di voltare le pagine nella lancetta di un orologio che scandisce il tempo.

In questa sede, tuttavia, anche i libri da sfogliare e leggere sono proposti, per la loro rarità, all’interno di teche, risemantizzati nello spazio del museo che li tradisce proteggendoli, nel paradosso di una mostra sui libri dove “non c’è niente da leggere”. Niente da leggere, tutto da guardare.

La rassegna è stata proposta dall’Archivio di Arte Contemporanea dell’Università di Genova (AdAC), dall’Archivio Caterina Gualco ed è a cura di Veronica Bassini, Caterina Gualco, Leo Lecci, che ne costituiscono anche il comitato scientifico insieme a Francesca Serrati. 

AMPHIBIA, LA VITA TRA DUE MONDI DI RANE, ROSPI E SALAMANDRE

Fino al 26 maggio

Ha aperto sabato 25 novembre al Museo di Storia Naturale Giacomo Doria la mostra Amphibia, la vita tra due mondi di rane, rospi e salamandreun viaggio nello straordinario mondo di questi animali dall’affascinante biologia. La rassegna, curata da Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli e realizzata insieme al Museo Doria, al CNR e agli Amici del Museo Doria, sarà visitabile sino al prossimo 26 maggio. 

Amphibia racconta il mondo degli Anfibi con una selezione di animali vivi molto speciali presentati all'interno di grandi terrari arredati, che riproducono l’ambiente naturale delle specie ospitate. Tutti gli esemplari sono nati in cattività. L’intera mostra è illustrata da fotografie in grande formato e da proiezioni video dei curatori Biggi e Tomasinelli, biologi, fotografi professionisti e autori di diverse esposizioni scientifiche. 

MERELLO. PAESAGGIO E FIGURE

Fino al 14 marzo

A sei anni dalla mostra su Rubaldo Merello, ospitata a Palazzo Ducale tra il 2017 e il 2018, la Galleria d’Arte Moderna di Nervi presenta una nuova esposizione a cura di Matteo Fochessati e Francesca Serrati, che torna alla complessiva e articolata ricerca grafica e pittorica di uno tra i più celebri pittori liguri: Merello. Paesaggio e figure apre il 21 dicembre alla GAM e rimarrà allestita fino al prossimo 14 marzo.

Partendo dal fondamentale nucleo dei dipinti e dei disegni conservati nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna – integrati con alcune significative opere provenienti dalla Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con una selezione di prestiti provenienti da collezioni private – l’esposizione intende infatti offrire una rilettura sul suo originale percorso di ricerca, mettendo da un lato in risalto la predilezione di Merello per una natura non antropizzata, su cui proiettava le proprie tensioni emotive e psicologiche, e dall’altro la dimensione fantastica e allegorica che animava invece, in campo grafico, le sue raffigurazioni, spesso di carattere mitologico.

Mentre nel primo ambito di intervento Merello, partendo dalla lezione divisionista di cui fu uno tra i principali interpreti, si indirizzò verso una ricerca tangente con le innovazioni linguistiche della pittura postimpressionista e con le emergenti inquietudini estetiche della cultura fauve, nel campo del disegno – così come in quello della scultura (due ambiti espressivi spesso uniti da comuni motivi tematici) – risulta invece palese la sua stretta vicinanza con le dinamiche stilistiche del simbolismo e del movimento moderno. 

Amico dello scrittore e drammaturgo Sem Benelli, per il quale eseguì nel 1915 le illustrazioni per il poema Le nozze dei Centauri, Merello espresse questa tensione estetica di matrice letteraria attraverso un nervoso linguaggio grafico e un vigoroso empito plastico, influenzati da puntuali rimandi nazionali e internazionali: da Segantini a Bistolfi, da Baroni a De Albertis, da Böcklin a Klinger.

La complessità e la ricchezza dei temi affrontati all’interno di questa nuova e suggestiva indagine sull’arte di Merello trova così un puntuale riscontro in molte opere presenti negli allestimenti permanenti della Galleria d’Arte Moderna e della Wolfsoniana, offrendo in tal modo un più ampio spaccato sul periodo artistico affrontato dalla mostra.

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 5 maggio

È stata prorogata fino al 5 maggio 2024 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp) 

ARTEMISIA GENTILESCHI. CORAGGIO E PASSIONE

Fino al 1° aprile 2024

La mostra allestita nei saloni dell’Appartamento del Doge Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 1° aprile 2024, è dedicata ad Artemisia Gentileschi, una donna potentissima che, con la sua tenacia, è stata capace di sconvolgere le regole dell’arte e della società del Seicento, segnando un punto di svolta per le artiste future.

Un percorso in dieci sale, curate dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio, che segue le orme di Artemisia, dalla formazione in cui l’impronta caravaggesca emerge via via più forte, alla violenza di Agostino Tassi, amico del padre Orazio, denunciato dalla pittrice per cui lei stessa subisce un vero e proprio processo mediatico, proseguendo negli anni della maturità.

PONTI E PONTILI

Fino al 19 maggio

La mostra intitolata ”Ponti e Pontili”, allestita alla Wolfsoniana di Nervi, aprirà le porte venerdì 27 ottobre alle ore 17 e sarà possibile visitarla fino al 19 maggio 2024. Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, realizzato da Armando Brasini tra il 1955 e il 1963, è stato un importante elemento del programma di opere pubbliche in Italia. 

40 ANNI DI GENOA ILLUSTRATO. VOLTI E GOAL IN PUNTA DI MATITA

Fino al 30 aprile

Inaugurerà venerdì 8 dicembre negli spazi del Museo del Genoa, la mostra d’arte ’40 anni di Genoa illustrato: volti e goal in punta di matita’, del fumettista e tifoso Marco Paravidino.

Un momento importante per la Fondazione Genoa che con l’iniziativa vuole dare valore e spazio al lavoro di un artista locale e al mondo del calcio illustrato, da sempre punto di riferimento delle cronache sportive e molto amato dai tifosi. Tra caricature dei protagonisti della storia del Genoa e fumetti che ripercorrono gli highlights delle partite del Grifone, Marco Paravidino esprime la sua innata capacità di raccontare attraverso il disegno.

Chiara Orsetti

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