L’argomento rifiuti e termovalorizzatore è da qualche giorno terreno di scontro tra la candidata del centrosinistra Silvia Salis da una parte, e la coppia Pietro Piciocchi - Marco Bucci dall’altra.
Proprio questa mattina, a margine del suo viaggio in bus da Voltri a Caricamento, Salis ha attaccato l’ex sindaco e ora presidente di Regione Liguria riportando alla luce i numeri del ‘patto per l’ambiente’ del 2017. “Il 14 giugno del 2017 il ‘patto per l’ambiente’ di Bucci prevedeva la differenziata al 70% in un anno - ha detto Salis, che poi si è concentrata sulla dialettica dello scontro - oggi il suo candidato sindaco propone di portarla al 67% in due anni. Non solo hanno fallito, ma continuano a dire bugie e questa cosa deve finire. Dicono bugie insultando l’avversaria. C’è un tema di competenza. Da otto anni sono al governo della città e continuano a parlare della situazione che hanno trovato. La differenziata a Genova è al 51%, è la città più arretrata del Nord Italia. La differenziata è un modo per abbattere la Tari, se ci fosse stato un programma di raccolta in questi anni avrebbe influito non solo sulla raccolta differenziata. Piciocchi e Bucci stanno usando delle parole offensive e denigratorie che sono ridicole per una campagna elettorale. Voglio dire al presidente Bucci, che usa sempre questi toni sfidanti un po’ da bulletto, che anche il suo candidato sindaco non parla di termovalorizzatore a Scarpino, anche lui ha paura dei Cinque Stelle?”.
Sulla propria idea in merito al termovalorizzatore, invece, Salis ha detto: “Fare un impianto sovradimensionato in una discarica che sta per chiudere nel 2030 e a 12 chilometri dal casello autostradale…devono essere trovate delle soluzioni alternative. La Regione in questo ha il proprio compito come ce lo avrà il Comune di Genova. Dal 27 maggio ci metteremo al lavoro per farlo, ma soprattutto bisogna smettere di raccontare bugie”.
“Mi ha definito ‘bulletto’, poi si lamentano che siamo violenti - ha replicato Bucci - quando si definisce così una persona si fa un grosso inciampo, è un dispiacere che le persone che si candidano a guidare Genova si comportino in questo modo. Una pessima caduta di stile, non le fa onore”.
Poi, andando sul tema: “Vuole fare il termovalorizzatore o no? Vuole chiudere il ciclo dei rifiuti o no? Vuole capire che i 160 milioni di debito li ha fatti la precedente giunta o no? A queste domande non è capace di rispondere, se non sa come affrontare gli argomenti che non li affronti. Io mi aspetto che un sindaco ligure mi dica dove lo vuole fare, altrimenti dovremmo decidere noi entro la fine dell’anno”.
“Il sito di Scarpino non ha le caratteristiche tecniche per ospitarlo, dobbiamo seguire il percorso avviato dalla Regione - ha chiosato il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi - se vogliamo abbattere la Tari la soluzione è il termovalorizzatore su cui so che a sinistra sono estremamente divisi. È inutile che pensino di ridurre la Tari come strumenti di economia circolare e la differenziata. È necessario che Amiu possa beneficiare di questo impianto”.






