Elezioni comunali, Silvia Salis sale sull’1 a Voltri e rilancia il suo “sì” alla gratuità: “L’abbiamo detto chiaramente”

Un viaggio in autobus, sulla linea 1, da Voltri a Caricamento, per verificare con mano lo stato del trasporto pubblico e per ribadire, una volta per tutte, che anche il centrosinistra è intenzionato a mantenere la gratuità dei mezzi per gli under 14 e gli over 70.

Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra, lo dice con forza al termine del suo tragitto sull’1: “L’abbiamo detto chiaramente e quello che dice Piciocchi non è mia responsabilità perché purtroppo in questa campagna elettorale stanno dicendo qualsiasi cosa e perdono terreno quotidianamente. La preoccupazione è per la qualità del servizio, parlando con gli autisti dicono che hanno a che fare con un’utenza che trova turni tagliati, disagi, mezzi molto pieni. Quindi sono problemi sia dell’utenza, sia dei lavoratori AMT. L’operazione che sta facendo il centrodestra è quella di continuare a instillare dubbi senza rendersi conto che così continuano a perdere l’elettorato, perché non si concentrano sulle loro proposte, ma continuano ad attaccare me e la mia persona, quindi non solo il mio programma. Non capiscono che questo è un metodo di comunicazione fallimentare, lo dovrebbero capire dai dati che vedono tutti i giorni”.

“È stata una bella esperienza - ha aggiunto Salis commentando il viaggio in bus di questa mattina - abbiamo avuto modo di condividere tanti momenti con i genovesi che erano sull’autobus e ho avuto anche un confronto con l’autista, un ragazzo molto giovane e questo fa piacere. È importante stare tra la gente e sentire le loro esigenze quotidiane, sono momenti importanti di scambio. È importante che le persone sentano la vicinanza a un progetto nuovo. Tutti dicono di avere bisogno di più cura della città e un decoro maggiore. È importante tenere presente quali sono le reali esigenze delle persone ed è importante non perdere mai il polso di quello che succede in tutta la città, non solo nelle zone del centro. Questi devono diventare momenti di confronto reale e non spot elettorali, perché credo che le persone siano un po’ stanche di questo”.