Attualità - 24 luglio 2025, 08:00

C'era una volta... la cartoleria: 'Zanardi La Virgola', il negozio di quartiere che fa rivivere l’incanto dell’infanzia: “Qui ogni giorno torniamo un po' bambini”

La titolare Simona Barigozzi racconta la storia dell'attività, un tempo chiamata 'Castagnola', che hanno rilevato nel 2010 in via Fereggiano, per poi trasferirsi dieci anni dopo in corso Sardegna: “Anche quando vado dai fornitori, sembra di tornare bimbi: tutto è affascinante"

‘C’era una volta… la cartoleria’ è il nuovo servizio seriale de La voce di Genova dedicato a questi negozi che sembrano essere sospesi nel tempo. Rifugio di studenti, impiegati e sognatori, la cartoleria è sempre stata più di un negozio, ma un luogo dove perdersi, tra il profumo della carta nuova e i colori di pennarelli, pastelli e tempere. Oggi queste botteghe sono sempre più rare, ma con questi racconti vogliamo riscoprire il loro fascino, raccontando le storie di chi le tiene ancora in vita con passione.

C’è chi eredita un’attività di famiglia, e chi se la sceglie, anche nel mezzo di un momento difficile: è il caso di Simona Barigozzi, titolare di Zanardi La Virgola, storica cartoleria oggi in corso Sardegna, nel cuore del Municipio Bassa Val Bisagno, tra i quartieri di San Fruttuoso e Marassi.

Simona non arriva dal mondo del commercio: prima di intraprendere questa avventura, ha lavorato come geologa ad Acqui e poi presso un’azienda che produceva magliette. La sua svolta è arrivata nel 2010, quando insieme alla famiglia ha deciso di rilevare questa storica attività di quartiere, scegliendo di rimanere radicata in una zona ricca di storia e comunità.

"Abbiamo rilevato la cartoleria nel 2010 in via Fereggiano, era allora la Castagnola, una cartoleria storicissima del quartiere - racconta Simona -. L’anno dopo siamo stati colpiti dall’alluvione. La sfortuna è stata l’onda che ci ha investito: i bidoni a monte hanno fatto diga e, quando hanno ceduto, l’acqua è arrivata di colpo. Eravamo dentro il negozio, ci è arrivata fino a metà corpo. Abbiamo avuto circa 12mila euro di danni". 

Nel 2020 si 'trasferiscono' in corso Sardegna, in un locale sempre di proprietà della stessa famiglia: "Via Fereggiano è proprio qui dietro, ma la posizione in corso Sardegna è decisamente migliore: qui si può parcheggiare, le persone si fermano. L’attività in via Fereggiano ha chiuso quando i precedenti proprietari sono andati in pensione". 

Nel corso degli anni, il rapporto con il quartiere si è rafforzato: "In zona ci sono diverse scuole, è un commercio molto vivo. E poi c’è il rapporto con i bambini, la bellezza dei colori, gli oggetti che ti fanno tornare bambina. Anche andare dai fornitori è un piacere: la sensazione è quella di ritornare piccoli". 

Il nome, Zanardi La Virgola, ha una storia particolare: "All’inizio entrambe le sedi si chiamavano Castagnola. Poi quella di corso Sardegna è diventata Zanardi, due gestioni prima della nostra. Quando ci siamo trasferiti ho mantenuto il nome La Virgola perché così la conoscono tutti. Zanardi è la ragione sociale che mi portavo dietro da via Fereggiano, mentre “la virgola” è il nome con cui l’attività è sempre stata identificata in zona". 

Oggi, tra concorrenza dell’online e grandi catene, il negozio continua a lavorare anche grazie alla vicinanza con le scuole: "Qualcuno acquista online i libri, ma è facile sbagliare: ed è per questo che molti poi vengono comunque qui. Inoltre, per le elementari i libri sono coperti dal Comune, quindi non conviene ordinarli. Per le medie e le superiori il giro c’è: magari li acquistano altrove, ma poi vengono a farseli rifasciare". 

Il commercio, però, cambia molto da quartiere a quartiere, e la cartoleria di Simona ne è prova:  "A Bolzaneto, ad esempio, con l’Ipercoop, è tutta un’altra realtà. Qui, invece, c’è ancora l’abitudine di entrare in negozio, di scegliere, di farsi consigliare. E quando escono prodotti di marche specifiche, magari del momento, la gente viene apposta da noi. Gestisco anche una parte online, ma il negozio resta il cuore dell’attività. E molti clienti arrivano anche da altri quartieri, perché altri cartolai, con l’introduzione della cedola, hanno smesso di occuparsi dei libri. Noi invece continuiamo, e questo ha un riscontro".  
 

Federico Antonopulo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU