“Abbiamo avuto un’iniezione fondi in più per poter completare gli sfalci stradali, entro fine mese - meteo permettendo - la parte relativa ai quartieri collinari sarà completamente sfalciata, ci siamo dati un termine entro il 28 agosto. Ma non c’è solo quello, abbiamo deciso scientemente di fare una serie di interventi in blocco per coprire tutto l’arco”.
Matteo Frulio, presidente del Municipio Ponente di Genova, spiega così la calendarizzazione degli interventi di pulizia e manutenzione previsti non solo per il Cep, su cui negli ultimi giorni si è diffuso via social un allarme per questioni di igiene pubblica e necessità di manutenzioni, ma anche per tutti gli altri quartieri collinari di competenza del municipio VII del ponente, da Pegli a Voltri.
“Siamo partiti lunedì - dice Frulio, alla guida del Municipio da poco più di due mesi - per prima abbiamo completato via De Sanctis, poi in ordine faremo via Novella, via Due Dicembre, via Martiri del Turchino poi via Calamandrei e via Pastore a coprire tutto l’arco. L’obiettivo degli interventi in blocco è iniziare un ragionamento complessivo su tutti i quartieri collinari”.
Un’area vasta su cui l’intenzione, da settembre, si unirà ad un lavoro di ascolto delle realtà locali, per capire esigenze e stilare una programmazione condivisa. Ma, intanto, in queste settimane è stata la volta degli interventi più urgenti, quasi di emergenza, da portare a termine. I fondi per gli sfalci, solo uno dei problemi in altura nel ponente, erano terminati a fine luglio. Perché gli interventi erano stati anticipati: normalmente gli sfalci partono a maggio, per arrivare in piena stagione con aiuole e verde a lato strada pulito e sistemato. Quest’anno, complici anche le elezioni, lo start è stato anticipato a marzo. Ma l’erba cresce, ed era necessario uno sfalcio ulteriore. Con relativa necessità di fondi.
“A questi sfalci - aggiunge il mini-sindaco del Ponente - seguiranno anche lavaggi stradali, disinfestazioni e disinfezioni sia su stalli bus che su quelli dei bidoni, marciapiedi e fermate. Siamo appena entrati in funzione e stiamo smaltendo interventi quasi emergenziali, cercando di portarli a termine con un metodo che diventi strutturato”.
Consapevoli di una progettualità complessiva mancata negli ultimi anni, e decenni, in particolare riferita al Cep, il Municipio partirà dall’ascolto, per progetti condivisi.
“Dall’autunno - continua Frulio - dovrà esserci una sorta di tavolo o di incontri per capire da terzo settore, abitanti, comitati, realtà locali le esigenze principali. Da lì dopo aver sentito il territorio apriremo a progetti di riqualificazione, che non siano calati dall'alto senza condivisione”.
C'è una risposta implicita alle polemiche sul Cep, che guarda al passato sì ma anche a quello che c'è da fare da adesso in poi.
“Ci sono stati tanti progetti negli anni - ricorda - estemporanei, slegati, anche meritori ma senza una visione complessiva. Quello che anche con questi lavori vogliamo dire è che non si fanno interventi spot, ma interventi di pulizia, lavori stradali, sono fatti su tutti i quartieri collinari in un'ottica di insieme, perché non capiti di finire nell'emergenza del momento”.
Il sogno, per il Cep, è quello di aprire a progetti condivisi, ma “pensare di risolvere problemi con un progetto solo senza ascolto rischia di essere calato dall’alto e controproducente. Prima si passerà dai pareri di chi vive e opera nei territori e nelle delegazioni, solo dopo si passerà alla progettazione. Abbiamo anche un assessore municipale, Angela Peri, che si occupa dei quartieri collinari che sta già incontrando una serie di associazioni per sondare la condivisione su eventi e progetti”.
“L’obiettivo - conclude Frulio - è agire non spezzettando il problema ma con una visione complessiva”.






