La nuova ipotesi di una “mini funivia” da Granarolo a Forte Begato riapre il fronte politico sulla contestata infrastruttura dei Forti di Genova. Sul tema interviene Linea Condivisa che, in una nota, ribadisce la propria contrarietà al progetto e chiede con urgenza la convocazione di un tavolo di confronto con tutte le forze della coalizione che sostiene la sindaca Silvia Salis: “È imprescindibile un confronto politico interno alla maggioranza, soprattutto di fronte alle novità che rischiano di costringere l’amministrazione a procedere, anche in forma diversa, con un progetto che non condividiamo”.
Il movimento sottolinea di non aver mai cambiato posizione sull’opera, ricordando le battaglie portate avanti con il territorio del Lagaccio e rimarcando la necessità di trasparenza: “Comprendiamo le difficoltà legate a gestioni ereditate dalla giunta precedente, ma occorre chiarezza sia verso la coalizione, sia verso i cittadini che attendono partecipazione e coerenza”.
In questione, si inserisce anche Spi Cgil Lega Centro Est, che già lo scorso giugno aveva definito la funivia come un progetto “nascosto” dall’allora giunta Bucci-Piciocchi. Il sindacato richiama oggi la sindaca Salis alla coerenza con le posizioni espresse in campagna elettorale: “Abbiamo accolto con favore la sua netta contrarietà all’opera. Ora ci aspettiamo che, prima di definire qualunque progetto, vengano incontrati i soggetti che da anni portano avanti questa battaglia”.
Lo Spi Cgil evidenzia che la questione non è solo tecnica o gestionale, ma soprattutto politica: “I Forti e i sentieri sono un patrimonio culturale e paesaggistico che va riqualificato e valorizzato con esperienze di qualità, non assalito da funivie. Serve misurare la discontinuità con il passato attraverso veri processi partecipativi”.






