Attualità - 19 settembre 2025, 08:00

Alla scoperta dei Forti - Forte Sperone, la “prua” di Genova che domina la città dall’alto

Cuore del sistema difensivo, il bastione ricorda la punta di una nave.  Le prime tracce del presidio risalgono al XIV secolo ma la storia di questo luogo sul monte Peralto è ricca di vicissitudini

Prosegue oggi, e continuerà per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Forti’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle ricchezze più straordinarie del nostro territorio: il sistema fortificato che abbraccia la città dalle alture. Un patrimonio unico, che racconta secoli di storia militare, politica e sociale. Un viaggio tra Medioevo e Ottocento, tra leggenda e realtà, sempre con lo stesso filo conduttore: l’amore per Genova e per le sue eccellenze. Buon viaggio insieme a noi, alla scoperta dei Forti! 

È una sorta di prua, che con le sue mura massicce, domina Genova dall’alto, guardandola da 489 metri.

Forte Sperone è certamente una delle più spettacolari fortificazioni della città ma, nel tempo, è stato anche il cuore difensivo che ha fatto della Superba la meglio difesa del Mediterraneo.

Sul monte Peralto, infattti, si incontrano le due grandi cinte murarie che abbracciano la citta: quella che scende verso la Val Polcevera e quella che si allunga verso la Val Bisagno.

Le prime tracce risalgono al 1319, quando sul Peralto sorgeva una semplice “Bastia” di legno e pietra, presidio ghibellino. La Repubblica di Genova ne curò una ricostruzione nel Cinquecento, per poi inserirlo nel grandioso progetto delle Mura Nuove a partire dal 1630.

Il forte conobbe assedi e battaglie: nel 1747 venne duramente colpito dagli austriaci, che lo costrinsero a una ricostruzione radicale, terminata entro il 1830. L’imponente portale, ancora oggi visibile, porta lo stemma dei Savoia ed è affiancato da un ponte levatoio.

Nei secoli, la funzione militare è cambiata più volte. Occupato dai rivoluzionari nel 1849, trasformato in prigione per croati e serbi durante la Prima guerra mondiale, dal 1958 al 1981 ospitò una caserma della Guardia di Finanza. Oggi appartiene al Comune e si apre ai cittadini con eventi culturali e visite guidate.

Il complesso di Forte Sperone si articolava su tre livelli che scandivano la vita militare.

Il primo ospitava magazzini, cisterne e locali di servizio; al secondo si trovavano uffici e camere per ufficiali e graduati mentre al terzo gli alloggi del soldati.

In tempo di pace, il forte ospitava circa trecento uomini, ma in caso di guerra poteva triplicare, arrivando a contenere novecento soldati e una potenza di fuoco fatta di diciotto cannoni, nove obici e numerosi pezzi minori.

Come ricordato, forte Sperone era il perno di un sistema impressionante: le Mura Nuove, i forti sulle alture e le antiche mura medievali formavano una cintura capace di proteggere porto e città sia dagli attacchi esterni sia dalle rivolte interne.

Più che una semplice fortificazione, rappresentava il simbolo della determinazione genovese a difendere la propria autonomia in un’Italia frammentata e spesso ostile.

Oggi Forte Sperone non è solo memoria militare. Trekking, conferenze, aperture straordinarie e visite guidate lo hanno trasformato in una delle mete culturali più suggestive della città. Passeggiare tra i suoi bastioni significa attraversare secoli di storia, tra Medioevo, Repubblica, Savoia e guerre mondiali.


 

Isabella Rizzitano

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