Attualità - 14 novembre 2025, 08:00

Alla scoperta dei Forti - Il Forte Fratello Minore, da sentinella ottocentesca a gigante dormiente

Il più piccolo dei “Due Fratelli” racconta due secoli di storia militare e attende di essere riscoperto come luogo della memoria e del paesaggio

Prosegue oggi, e continuerà per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Forti’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle ricchezze più straordinarie del nostro territorio: il sistema fortificato che abbraccia la città dalle alture. Un patrimonio unico, che racconta secoli di storia militare, politica e sociale. Un viaggio tra Medioevo e Ottocento, tra leggenda e realtà, sempre con lo stesso filo conduttore: l’amore per Genova e per le sue eccellenze. Buon viaggio insieme a noi, alla scoperta dei Forti!

Nel contesto verde e panoramico del parco delle mura genovesi, il Forte Fratello Minore si staglia come una pietra viva della storia militare della città. Elevato a circa 622 metri sul livello del mare, sul Monte Spino,  una delle due vette gemelle conosciute come “Due Fratelli”, questo forte rappresenta un elemento chiave del sistema difensivo esterno alle Mura Nuove, pensato per controllare la Valpolcevera e proteggere Genova dalle minacce terrestri.

Le origini del sito risalgono al Settecento, quando già in occasione dell’assedio austriaco del 1747 vennero allestite trincee e ridotte provvisorie sulle alture dei Due Fratelli. In seguito, con l’avvento della dominazione napoleonica e la successiva gestione sabauda, si rese necessaria una fortificazione permanente. La costruzione del forte fu avviata intorno al 1815 e conduceva, con alcune modifiche, al termine dei lavori entro circa il 1823–1830.

Strategicamente collocato, il forte sorgeva insieme al vicino Fratello Maggiore e a quelli di Puin e Diamante, formando una cintura difensiva in grado di coprire visivamente e militarmente l’accesso alla città dal versante nord. Dal bastione si poteva controllare la Valpolcevera, il passo della Bocchetta e, nelle giornate limpide, anche scorci della Riviera di Ponente.

La struttura conserva oggi tracce della sua forma originaria: una torre quadrata all’interno di un recinto bastionato, un tempo dotata di ponte levatoio e fossato, con feritoie per fucileria, seminterrato per munizioni, terrazze per la difesa, e mura rinforzate nel corso dell’Ottocento. La guarnigione poteva contare su circa una decina-ventina di soldati, espandibili in caso d’emergenza, e il deposito interno poteva ospitare fino a 1.000–1.200 kg di polvere da sparo.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’importanza strategica dell’altura non venne meno: sebbene non sia certa l’occupazione diretta del Forte Fratello Minore da parte del comando tedesco come batteria antiaerea, è certo che l’area delle fortificazioni studiata negli anni precedenti fu coinvolta negli allestimenti difensivi antiaerei.

Attualmente il forte si presenta in uno stato di abbandono: la vegetazione ha invaso parte delle strutture, alcune volte interne sono crollate e l’accesso è soggetto a limitazioni. Tuttavia, il sito resta raggiungibile a piedi tramite uno dei percorsi del “Sentiero dei Forti”, che collega in cresta le fortificazioni storiche di Genova. Un progetto di recupero e valorizzazione potrebbe restituire al forte il ruolo che merita, trasformandolo in meta culturale e naturalistica.

Due curiosità: il nome “Due Fratelli” deriva dal fatto che le due vette ospitavano un forte maggiore e uno minore; e che il poeta Ugo Foscolo, volontario nella Guardia Nazionale francese, secondo alcune memorie sarebbe rimasto ferito nei pressi di queste postazioni durante i combattimenti del 1800.

Chiara Orsetti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU