Attualità - 17 ottobre 2025, 16:19

Pegli, un coffee bike per ciclisti e cittadini: ecco la proposta di Ecomission per il rilancio del Libeccio

L’idea punta a trasformare il bar in uno spazio di incontro per sportivi e appassionati di ciclismo, offrendo ristoro di qualità, servizi dedicati alle biciclette e attività culturali a basso impatto ambientale

Pegli, un coffee bike per ciclisti e cittadini: ecco la proposta di Ecomission per il rilancio del Libeccio

Una nuova proposta progettuale potrebbe ridare vita allo spazio del bar Libeccio di Pegli. A presentarla è Ecomission, divisione di Teknit S.r.l., guidata da Valter Pilloni, che immagina un locale multifunzionale chiamato Coffee Bike, pensato per ciclisti, sportivi e cittadini, con l’obiettivo di creare un punto di aggregazione e socialità a basso impatto ambientale.

Secondo quanto illustrato nella proposta, il locale combinerebbe ristoro di qualità e servizi dedicati al mondo della bicicletta. All’interno, gli spazi accoglienti offrirebbero caffè biologici, tè, bevande varie, snack salutari e opzioni vegane o gluten-free, pensati per chi pratica attività fisica o semplicemente desidera uno stile di vita sano. Il progetto prevede inoltre parcheggi sicuri per biciclette, una piccola officina per riparazioni, aree per la ricarica di dispositivi elettronici e l’organizzazione di eventi legati al cicloturismo e alla cultura locale.

Tra gli obiettivi principali della proposta ci sono la promozione della mobilità sostenibile, la diffusione del cicloturismo e il rafforzamento del legame tra cittadini e territorio. Il Coffee Bike dovrebbe diventare un punto di riferimento non solo per chi pratica ciclismo, ma anche per chi cerca un luogo di socialità e inclusione. Eventi, tour guidati in bicicletta e attività culturali coinvolgerebbero sia la comunità locale sia i visitatori, contribuendo alla vitalità della zona.

Il piano di azione del progetto prevede diverse fasi: dalla progettazione e allestimento degli spazi, alla fase di lancio con inaugurazione e tour in bicicletta, fino alla gestione continuativa con attività regolari e collaborazioni con negozi di biciclette, associazioni ciclistiche e guide turistiche. I promotori stimano tempi complessivi di circa sei mesi tra progettazione, allestimento e apertura.

I benefici attesi, sempre secondo la proposta, sarebbero molteplici: supporto all’economia locale, attrazione di turisti ciclistici, creazione di nuove opportunità di lavoro, promozione della mobilità sostenibile e incentivazione della socialità attraverso lo sport e il tempo libero all’aperto. Il finanziamento dovrebbe arrivare da fondi privati, contributi pubblici e sponsor legati al mondo del ciclismo e della sostenibilità.

Al momento, si tratta di una proposta in fase di valutazione, che dovrà essere poi sottoposta all'attenzione dell’amministrazione comunale e dagli enti competenti prima di qualsiasi eventuale realizzazione. Se approvata, potrebbe rappresentare un punto di svolta per la rinascita del Libeccio e un nuovo modello di locale urbano dedicato alla salute, allo sport e alla cultura.

Federico Antonopulo

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