Attualità - 31 ottobre 2025, 08:00

Alla scoperta dei Forti - Forte Belvedere di Sampierdarena: dalla difesa sabauda al campo sportivo

Oggi l’area ospita il campo sportivo Morgavi, ed è stata oggetto di lavori di ripristino per conservare e valorizzare le preesistenze storiche

Alla scoperta dei Forti - Forte Belvedere di Sampierdarena: dalla difesa sabauda al campo sportivo

Prosegue oggi, e continuerà per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Forti’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle ricchezze più straordinarie del nostro territorio: il sistema fortificato che abbraccia la città dalle alture. Un patrimonio unico, che racconta secoli di storia militare, politica e sociale. Un viaggio tra Medioevo e Ottocento, tra leggenda e realtà, sempre con lo stesso filo conduttore: l’amore per Genova e per le sue eccellenze. Buon viaggio insieme a noi, alla scoperta dei Forti!

Il Forte Belvedere sorge sulle alture di Sampierdarena, a circa 114 metri di altitudine, in posizione dominante sulla Valpolcevera e sul mare. Realizzato tra il 1815 e il 1827 dal Genio Militare Sabaudo, il forte faceva parte del vasto sistema difensivo progettato dopo il passaggio della Liguria al Regno di Sardegna, con l’obiettivo di proteggere la città e il porto da eventuali attacchi provenienti da ponente.

L’area su cui sorge il forte aveva già avuto valenza strategica nei secoli precedenti: durante le lotte tra guelfi e ghibellini, nel XIV secolo, era utilizzata come punto di osservazione e difesa, e nel corso dell’assedio del 1747 fu sede di ridotte e trinceramenti predisposti per contrastare le truppe austriache.

La nuova struttura sabauda fu costruita con pianta a lunetta pentagonale, protetta da un fossato e da un muro di controscarpa. A differenza di altri forti genovesi, come il Crocetta o il Tenaglia, il Belvedere fu concepito per adattarsi al terreno meno elevato e per svolgere una funzione più vicina a quella di batteria d’altura a difesa costiera.

Nel 1889, il forte venne trasformato in batteria costiera: la vecchia “casa-forte” fu demolita e al suo posto vennero installati obici da 280 mm, mentre sulla sommità furono collocati altri pezzi d’artiglieria da 240 mm. In questa configurazione, il Belvedere costituiva una delle principali postazioni di tiro a protezione del porto e della rada di Sampierdarena.

Durante la Seconda guerra mondiale, sul terrapieno del forte fu allestita una batteria contraerea composta da quattro cannoni da 76/45 mm. Dopo l’8 settembre 1943, il complesso fu occupato dalle truppe tedesche, che lo mantennero presidiato fino alla fine del conflitto.

Con la dismissione delle funzioni militari nel dopoguerra, l’area cadde in disuso fino agli anni Settanta, quando il Comune di Genova avviò un progetto di recupero civile. Da allora il Belvedere ospita un impianto sportivo intitolato a Mauro Morgavi, sede dell’A.S.D. Sampierdarenese, mantenendo tuttavia visibili diverse strutture originali della fortificazione ottocentesca.

Recentemente sono stati portati avanti lavori di ristrutturazione, che prevedevano interventi sulla cinta muraria e sul fossato, con il recupero dei bunker, e il restyling di Salita Millelire.

Chiara Orsetti

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