Politica - 03 dicembre 2025, 12:19

Ex Ilva, Ceraudo replica a Fdl: "Tutelo il lavoro, ma non dimentico mai di tutelare e ascoltare il territorio, con tutte le sue esigenze e necessità"

"Speculare sul lavoro e sulla difesa dei lavoratori per attaccare il Presidente del Municipio è meschino" afferma, sottolineando come in questi giorni "mi sono adoperato per garantire i pasti nelle scuole, l’assistenza ai malati oncologici e le emergenze quotidiane". E aggiunge: "La nostra forza è la coesione, non la contrapposizione”

Ex Ilva, Ceraudo replica a Fdl: "Tutelo il lavoro, ma non dimentico mai di tutelare e ascoltare il territorio, con tutte le sue esigenze e necessità"

Il Presidente del Municipio VI Medio Ponente, Fabio Ceraudo, ha replicato alle critiche di Fratelli d’Italia, che questa mattina, nell'esprimere solidarietà ai commercianti di Cornigliano, avevano contestato la sua partecipazione alle mobilitazioni degli operai dell’ex Ilva.

Il Presidente del Municipio ha il dovere di tutelare il lavoro che ricade sul territorio, e lo farò sempre per qualsiasi lavoratore e per qualsiasi azienda che rappresenti il tessuto economico e sociale della nostra comunità”, afferma Ceraudo. “La cultura del lavoro porta economia e benessere: senza salari i carrelli rimangono vuoti, senza stabilità industriale il commercio soffre. Il territorio è legato da un filo che unisce fabbriche, negozi, famiglie e servizi: sostenerlo significa difendere la dignità di tutti”.

Ceraudo evidenzia poi i numeri che, secondo lui, dimostrano l’urgenza della situazione: “Per Acciaierie d’Italia il Governo ha stanziato appena 200 milioni di euro, quando secondo le stime ne servirebbero tra 800 milioni e 1 miliardo per garantire un piano industriale credibile e salvare migliaia di posti di lavoro. Nello stesso tempo, la spesa militare italiana nel 2025 è salita a 33 miliardi di euro, pari al 2% del PIL, con un aumento del 38,5% rispetto al 2024. È assurdo che si trovino miliardi per il riarmo e non per difendere il lavoro e la dignità dei cittadini". 

Sulla crisi locale, Ceraudo afferma: “A Genova la crisi dell’ex Ilva coinvolge oltre 1.500 lavoratori, con effetti diretti su famiglie e attività commerciali. Nel 2024 il commercio ligure ha registrato 4.682 chiusure di imprese contro appena 2.489 nuove iscrizioni, segno di una fragilità che senza salari e consumi rischia di aggravarsi". 

Riguardo al suo operato durante le mobilitazioni, il presidente sottolinea: “In questi giorni, come Presidente, mi sono adoperato per garantire i servizi essenziali: i pasti nelle scuole, l’assistenza ai malati oncologici, le emergenze quotidiane. Ho chiesto che non ci fossero più copertoni bruciati in piazza e condannerò sempre ogni atto di violenza”.

E ancora: “Voglio anche ringraziare i tanti cittadini che hanno espresso solidarietà e vicinanza. Il loro sostegno dimostra che la comunità comprende la gravità della situazione e sa che il lavoro è la radice di ogni altra forma di benessere”, aggiunge.

Ceraudo sottolinea il legame con le proprie origini: “Sono cresciuto in una famiglia di operai, e non mi vergogno a difendere il lavoro: è la mia storia, la mia identità, il motivo per cui oggi sento il dovere di rappresentare chi lavora e chi fatica”.

Sulla gestione dei disagi provocati dalle mobilitazioni, dichiara: “Come Presidente, mi dispiace sinceramente per i disagi che queste mobilitazioni hanno comportato. Ma creare contrasti e divisioni significa distruggere il tessuto sociale che ci tiene uniti. La nostra forza è la coesione, non la contrapposizione”.

Ceraudo attacca poi Fratelli d’Italia: “FdI dimentica che oggi governano loro il Paese. La Presidente Giorgia Meloni non ha speso una sola parola sul disagio che sta colpendo i lavoratori e la città di Genova, che vive una vera economia di guerra. Non pensano alle esigenze dei più deboli, né a chi ogni giorno tiene in piedi il tessuto produttivo. E non dimentichiamo che negli otto anni passati in cui hanno governato la città, Fratelli d’Italia avrebbe dovuto pensare a tutelare di più i CIV e il piccolo commercio, invece di incentivare la grande distribuzione. Una scelta che oggi dimostra tutta la loro incoerenza". 

Il presidente cita anche il sostegno delle altre istituzioni: “Il Presidente della Regione, Marco Bucci, e la Sindaca Silvia Salis hanno chiarito la loro vicinanza ai lavoratori e hanno appoggiato la loro battaglia”.

Infine, Ceraudo chiude con un richiamo all’unità e all’azione concreta: “Speculare sul lavoro e sulla difesa dei lavoratori per attaccare il Presidente del Municipio VI Medio Ponente, che nonostante tutto continua a svolgere il suo ruolo h24, è meschino. Basterebbe che il loro ministro fosse capace di trovare soluzioni dopo quattro anni di immobilismo. Al contrario del passato, noi abbiamo già avviato interlocuzioni con Fincantieri e altre aziende per ricostruire il legame tra imprese e territorio. Un legame che deve essere un valore e non una servitù, con responsabilità chiare e interventi concreti". 

Il Presidente tutela il lavoro, ma non dimentica mai di tutelare e ascoltare il territorio, con tutte le sue esigenze e necessità. Perché difendere il lavoro significa difendere la comunità intera”, conclude Ceraudo.

Federico Antonopulo


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