Sono conclusi da poche settimane i lavori della nuova rotatoria, o meglio definirla un 'torna indietro', in via Multedo di Pegli, realizzata all’interno dell’area privata della Coop. Un intervento che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto migliorare la fluidità del traffico e rendere più agevoli le inversioni di marcia sia verso ponente sia verso levante. Nella realtà quotidiana, però, la nuova configurazione viabilistica si sta rivelando tutt’altro che efficace.
All’intersezione con viale Villa Gavotti è stato installato un impianto semaforico, con una corsia dedicata alla svolta a sinistra per l’ingresso nell’area Coop e per il cosiddetto 'torna indietro'. Una soluzione che, anziché alleggerire il flusso veicolare, sta generando lunghe code, confusione tra gli automobilisti e rallentamenti continui, soprattutto nelle ore di punta e nei periodi di maggiore affluenza commerciale.

E così, com'è inevitabile che sia, le segnalazioni dei cittadini si stanno moltiplicando giorno dopo giorno: c'è chi parla apertamente di un intervento sbagliato, chi evita del tutto la zona per non restare imbottigliato nel traffico e chi denuncia una viabilità diventata più complessa e meno sicura rispetto al passato. Un malcontento diffuso che ha spinto il Municipio Medio Ponente a intervenire nel merito della questione.
Il presidente Fabio Ceraudo non nasconde le criticità e rilancia una proposta alternativa già sottoposta agli uffici comunali. “L’idea è togliere la svolta semaforica verso la Coop e realizzare una rotatoria all’altezza di Fidra, che servirebbe anche al settore industriale, la Casa della Salute e le principali funzioni della zona senza dover andare a girare”, spiega.
Secondo Ceraudo, la soluzione permetterebbe di eliminare un passaggio inutile e rendere la circolazione più lineare: “La rotatoria in area Coop rischia così di essere molto complicata, con cinque o sei ingressi a raso. Da Fidra, invece, si collegherebbero direttamente le arterie principali, ovvero l’Aurelia”, sottolinea, precisando che ora “bisogna capire se l’intervento è fattibile, ma sarà sulla carreggiata”.
Il tema, però, si intreccia anche con scenari futuri che preoccupano il Municipio: “Con il progetto dei quattro assi ci sarà una carreggiata che rischierà di sparire. È una criticità che abbiamo sollevato e che ci preoccupa molto: non è una cosa da poco, potrebbe creare ulteriori problemi”, avverte Ceraudo.
Sul piano formale, il Municipio Medio Ponente ha già espresso una posizione netta: “Abbiamo dato parere negativo alla rotatoria semaforica di via Merano il 29 settembre, per iscritto e con motivazioni tecniche chiare e puntuali”, ricorda il presidente. “Riteniamo che una rotatoria non semaforica sarebbe stata più coerente con l’obiettivo di alleggerire la viabilità. Per questo abbiamo chiesto modifiche alle tempistiche semaforiche e presentato una proposta formale che sarà discussa al tavolo tecnico. Poi spetterà alla Mobilità e alla Regolazione valutare e verificare le condizioni”.
Critiche arrivano anche dall’opposizione municipale. Maurizio Amorfini, capogruppo della Lega in Municipio Medio Ponente ed ex assessore alla Viabilità ai tempi della giunta Bucci, parla di un’occasione mancata. “Bastava fare una rotatoria. Come municipio precedente avevamo avviato un percorso con il Comune e con il Municipio Ponente, dovevamo partecipare a una riunione con Mobilità per decidere cosa fare”, racconta. “Ma la riunione è stata rinviata tre volte, poi più nulla. L’ultima mail diceva ‘vi aggiorneremo a data da destinarsi’”.
E ancora: "La soluzione più sensata era una rotatoria, non questa viabilità”, afferma, aggiungendo che oggi “nel periodo natalizio c’è chi dice di evitare Sestri come la peste”.
Il percorso del progetto: sicurezza stradale, restyling Coop, parcheggi e la rotatoria
Il riassetto della viabilità in via Multedo nasce da lontano ed è legato sia alle problematiche di sicurezza emerse negli anni, anche a seguito di gravi incidenti stradali, sia al più ampio progetto di restyling dell’area Coop di via Merano. Nelle prime fasi, l’intervento era stato annunciato come la realizzazione di una rotatoria, verosimilmente sulla carreggiata principale, pensata per mettere in sicurezza l’incrocio, rallentare i flussi veicolari e consentire inversioni di marcia più agevoli lungo uno dei tratti più trafficati del ponente genovese. Nel corso dell’iter progettuale, però, la rotatoria non è stata collocata sulla strada, ma direttamente all’interno dell’area privata della Coop, assumendo una configurazione diversa.
La motivazione? “La rotatoria non è al centro strada, non ci sono gli spazi conformi, quindi noi abbiamo messo a disposizione come uso pubblico una porzione della nostra area privata, di conseguenza la rotatoria verrà realizzata all’interno dell’area. C’è il progetto, condiviso con gli uffici mobilità di Genova, quindi Coop sta realizzando questa viabilità come concordato con il Comune di Genova”, aveva spiegato la società a La Voce di Genova.
L'opera rientra nell’ambito delle opere a scomputo connesse al restyling dell’insediamento commerciale. In questo quadro, l’azienda si è fatta carico dei costi dell’intervento viabilistico. Nel dettaglio, riguardo il restyling del supermercato, per due anni la superficie sarà ridimensionata da duemilacinquecento a milleduecento metri quadrati, con un rialzo della superficie complessiva di ottanta centimetri per scongiurare i problemi legati al territorio. Una trasformazione temporanea, destinata a lasciare poi spazio al ritorno alle dimensioni originarie. A completare il quadro c’è un aspetto richiesto da diverso tempo dalla catena: la bonifica dei rivi Marotto e Monferrato. Dopo anni di sollecitazioni al Comune ma senza il risultato sperato, è stata la stessa Coop quindi a farsi carico degli interventi, garantendo così una maggiore tutela dell’area circostante.
E così, a distanza di poche settimane dall’attivazione, la nuova viabilità di Multedo si trova dunque già sotto esame. Tra proteste dei cittadini, criticità evidenti e proposte di modifica sul tavolo, il “torna indietro” della Coop rischia di diventare, inevitabilmente, l’ennesimo intervento da correggere in corsa. Ora la palla passa agli uffici competente: la speranza, per residenti e automobilisti, è che questa volta le soluzioni arrivino prima che il traffico si blocchi definitivamente.

















