Attualità - 25 luglio 2025, 13:45

“Pronti alla querela contro Amiu”, il comitato ‘Non solo Borgo’ insorge

Annunciato l’avvio di azioni legali dopo l’esclusione dalla visita istituzionale all’impianto di via Sardorella: “Ci sentiamo cittadini di serie B”. L’assessora Pericu: “Abbiamo un progetto che potrà ridurre i disagi per le persone che abitano in zona, ora parleremo con loro per spiegare le intenzioni”

“Pronti alla querela contro Amiu”, il comitato ‘Non solo Borgo’ insorge

L’annuncio è chiaro e deciso: il comitato “Non solo Borgo”, attivo nella zona di via Sardorella e lungo torrente Secca, in Valpolcevera, si prepara a presentare una querela contro Amiu. Alla base della decisione, una serie di motivazioni che i portavoce del comitato definiscono “gravi e reiterate”: la mancata inclusione nella recente visita dell’assessora all'Ambiente Silvia Pericu all’impianto di trattamento rifiuti di via Sardorella, i continui disagi ambientali causati dalla struttura e un senso crescente di abbandono da parte dell’amministrazione comunale.

Nessuna comunicazione, nessun invito: noi che da anni viviamo i disagi legati a quell’impianto, che abbiamo fondato un comitato legalmente riconosciuto, che abbiamo organizzato incontri pubblici e raccolto centinaia di firme, siamo stati completamente ignorati” spiega il vicepresidente del comitato Valerio Giacopinelli.

Il disagio quotidiano, spiega, è diventato insostenibile. “Abitiamo a ridosso dell’impianto, sappiamo bene cosa significa vivere accanto a un sito dove arriva anche materiale organico mal differenziato. Le mosche sono ovunque, ci sono giornate in cui non si può aprire una finestra, e con le temperature estive tutto peggiora. Un nostro vicino ha appeso una di quelle vecchie strisce adesive per le mosche: in dieci minuti era piena. È una situazione indecente, peggiorata anno dopo anno”.

Il comitato denuncia anche la mancanza di trasparenza su eventuali progetti futuri: “Ci avevano promesso un nuovo impianto chiuso, sigillato, inodore. Ma non c'è nulla di concreto. Nessun progetto presentato, nessun finanziamento certo. Ci avevano detto che sarebbe stato un sistema all’avanguardia, ma siamo ancora fermi alle parole. Intanto, la puzza resta”. A questo si aggiunge la frustrazione per le dinamiche istituzionali. “Con il Municipio Valpolcevera abbiamo sempre collaborato, e il presidente Michele Versace ha sposato la nostra causa. Ma non ha potere decisionale, può solo segnalare. Invece dal Comune, dall’assessore competente, non abbiamo mai ricevuto una vera apertura. È questo che ci ha spinto a valutare un’azione legale”.

Secondo quanto riferito dai referenti, l’avvocato incaricato è già al lavoro sulla querela, che sarà sottoscritta da un centinaio di cittadini. “Abbiamo deciso di autofinanziarci, perché siamo stanchi. Non guardiamo in faccia a nessuno, né a destra né a sinistra: qui si parla di dignità. Chi ci amministra deve ricordarsi che anche noi siamo cittadini genovesi, non un’area di confine da dimenticare”.

Il comitato annuncia per settembre nuovi passi: “Riprenderemo le assemblee pubbliche, continueremo a raccogliere firme, e soprattutto depositeremo la querela. Non per fare guerra a qualcuno, ma per ottenere ascolto. E per ribadire che qui non siamo cittadini di serie B”.

C’è stato un sopralluogo da parte mia, insieme al presidente del Municipio. Tuttavia, il comitato dei cittadini che si è costituito ha dichiarato di non essere stato coinvolto. Qual è la mia posizione? Non sono ancora stati coinvolti, ma è nostra intenzione farlo. Il sopralluogo stesso, fatto con il presidente del Municipio, rappresenta già un primo passo concreto, un segnale di attenzione verso le esigenze dei cittadini”. Così l’assessora Silvia Pericu, a margine della presentazione del bilancio Amiu di questa mattina. “Non siamo andati lì con i tecnici di Amiu, perché è ancora tutto in fase di definizione, ma posso dire che è in corso un bel progetto di ristrutturazione dell’impianto, che migliorerà la compatibilità con le abitazioni circostanti. Una delle prime cose che abbiamo notato è che l’aria era pulita: la situazione conflittuale si è un po’ mitigata, e presto andrò personalmente a incontrare i cittadini. Per ora abbiamo parlato con le forze politiche e i rappresentanti istituzionali, ma a breve presenteremo anche ufficialmente il progetto. È una tipica situazione genovese, dove le aree industriali interferiscono con le zone residenziali. Cercheremo di risolverla incontrando tutte le parti in causa. È vero, per chi vive lì l’impatto è significativo, ma fortunatamente abbiamo davanti un progetto che potrà ridurre i disagi per le persone che abitano in zona. È perfettamente comprensibile che i cittadini si sentano in difficoltà - conclude - anche se hanno annunciato l’intenzione di fare causa ad Amiu. Il nostro compito adesso è innanzitutto parlare con loro, spiegare bene cosa succederà. Questo è il punto di partenza fondamentale. Poi, naturalmente, ciascuno ha il diritto di intraprendere le azioni che ritiene più opportune”.


 

Chiara Orsetti


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU