La tensione attorno all’impianto Amiu di via Sardorella torna a crescere. A quattro mesi dalla minaccia di querela resa pubblica a luglio, quando il Comitato Non Solo Borgo aveva annunciato l’intenzione di rivolgersi a un legale per tutelare i residenti stremati da odori, disagi e promesse non mantenute, è arrivato il passo formale: ventotto proprietari degli edifici adiacenti all’impianto hanno inviato ad Amiu una diffida ufficiale.
La lettera, datata 31 ottobre e firmata dall’avvocato Paolo Prato, segna l’avvio di un possibile contenzioso giudiziario qualora l’azienda non risponda entro i termini previsti. Trascorsi i tempi tecnici, il legale è pronto ad attivare la procedura di mediazione obbligatoria, passaggio necessario prima di procedere eventualmente davanti al giudice civile. Una decisione che arriva dopo anni di tentativi di dialogo con Amiu e con il Comune, tentativi che, secondo i residenti, non hanno prodotto alcun risultato concreto.
La situazione diventa ancora più critica alla luce delle informazioni apprese, secondo cui il sito di via Sardorella è tra quelli destinati allo stoccaggio emergenziale di plastica e metalli durante il periodo natalizio. Una decisione che, per il Comitato, appare quanto meno paradossale: “Ci si chiede come possa un sito già in emergenza permanente supportare un’altra emergenza straordinaria e aggravare ulteriormente le condizioni di convivenza degli abitanti. Giova precisare che anche oggi, in periodo autunnale e con temperature più fresche, i miasmi continuano a farsi sentire”, sottolinea il Comitato.
Il presidente del Comitato Non Solo Borgo, Massimiliano Pettinari, spiega: “Il timore è che, con l’arrivo delle feste, la situazione possa ulteriormente peggiorare. La chiusura degli impianti fuori regione, gli scioperi previsti per il 10 e 12 dicembre e la riduzione dei giorni operativi rischiano infatti di rallentare fortemente la raccolta dei rifiuti, proprio nel periodo dell’anno in cui i volumi aumentano in modo significativo”.






