E’ appena iniziata, ma si prospetta lunga e difficile l’estate per i residenti di via Sardorella, in Valpolcevera. L’impianto per il riciclaggio dei rifiuti in plastica di Amiu, attivo ormai da una dozzina di anni, è la causa di malcontento e preoccupazione per chi abita nelle vicinanze: odori nauseabondi e presenza massiccia di insetti sono infatti all’ordine del giorno, soprattutto con l’arrivo del caldo. A denunciare, ancora una volta, la situazione è il comitato “Non Solo Borgo”, che raccoglie da tempo le segnalazioni e il malcontento della zona.
Il presidente Massimiliano Pettinari parla senza mezzi termini di una “vergognosa e puzzolente estate”, con un'accusa netta rivolta alla gestione dell’impianto. In origine presentato come “innovativo” e a “impatto zero”, il sito, secondo i cittadini, ha mostrato da subito problematiche strutturali e oggi sarebbe diventato, a detta della stessa Amiu, “obsoleto”.
Il nodo centrale, come spiegano dal Comitato, riguarda la separazione dei rifiuti organici dalla plastica. La difficoltà nel gestire correttamente questa fase ha portato l’azienda a imballare la plastica così com’è, senza alcuna separazione, e ad accumularla all’esterno dell’impianto, esposta al sole. Una pratica che “comporta ancora di più la formazione di miasmi maleodoranti che si propagano in tutto il quartiere”. La situazione, sottolineano, danneggia non solo i residenti ma anche le attività produttive della zona e persino la caserma “Nino Bixio” sede del VI Reparto Mobile della Polizia.
Non è la prima volta che i cittadini cercano un confronto. “Poco sono serviti finora i nostri incontri con i vertici di Amiu e con gli esponenti della passata amministrazione comunale”, si legge nella nota. Tuttavia, durante la campagna elettorale, alcuni politici avevano promesso un impegno concreto per affrontare la questione. Tra questi, viene citato Michele Versace, oggi presidente del Municipio V Valpolcevera, al quale il Comitato continua a rivolgere un appello: “Confidiamo ancora nei suoi impegni, visto il suo recentissimo insediamento”.
Nel frattempo, il Comitato ribadisce una posizione chiara: lo spostamento dell’impianto, giudicato “incompatibile con la presenza dei fabbricati circostanti”. Ma, vista la “situazione ancora più critica” di questa estate 2025, i cittadini annunciano di essere pronti a passare dalle parole ai fatti. “Stiamo valutando – si legge ancora – di adire a vie legali nei confronti di Amiu, al fine di tutelare gli abitanti e i lavoratori di via Sardorella, perché per noi la salute e la dignità dei cittadini e dei lavoratori non è in alcun modo negoziabile”.
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